Ho letto con stupore un intervento di Legambiente Arcipelago Toscano relativo ad un mio articolo e mi chiedevo se stavo sognando o se era vero quello che andavo leggendo. Premetto che non ho le loro capacità intellettive, ma i problemi riguardanti l’ambiente a Marciana Marina credo di conoscerli abbastanza e di aver cercato di risolverli molto prima delle loro “spiegazioni”, che, secondo questi signori, è stato sempre un problema farmi comprendere. “Affermazioni tardive…” Ma quali affermazioni tardive! Sono anni che ci stiamo battendo per la realizzazione di un depuratore nel nostro paese. Ne abbiamo individuato la localizzazione, inserita nel Piano Strutturale, abbiamo fatto fare un progetto dalla società AMGA di Genova ed abbiamo cercato, tramite il Ministero dell’Ambiente e della Comunità Montana di realizzarlo, cercando di usufruire anche dei finanziamenti stanziati per il desalinizzatore. Nessun altro progetto o proposta di localizzazione e di realizzazione ho trovato nella sede comunale, perché nessuna amministrazione, precedente la mia, ha preso a cuore e cercato di risolvere questo importante problema. Le segnalazioni di Legambiente di “chiusure di balneazione per sversamenti di liquami in mare dai troppo–pieni fognari del lungomare”, non avevano e non hanno alcun rapporto con la presenza o l’assenza di un depuratore. Tali eventi si sono verificati e potranno verificarsi in occasione sia di eccezionali eventi atmosferici sia in caso di blocco delle pompe di sollevamento, perché i sistemi protettivi sono stati attuati per evitare il prevedibile “scoppio delle fognature”. Prima della mia amministrazione i liquami venivano sversati direttamente in mare e non dal troppo-pieno, ma da alcune zone, come quella di Piazza della Chiesa, che scaricavano direttamente al “Molo del Pesce”. Questo problema lo abbiamo risolto ed attualmente l’acqua del nostro lungomare è usufruibile anche per la balneazione, come peraltro certificato dall’ARPAT. E veniamo alle “Bandiere Blu”. Non ho “scoperto ora” che per ottenere quel riconoscimento era ed è necessario come elemento fondamentale il “depuratore delle acque reflue”, perché ho da qualche tempo imparato a leggere, ed ho compreso che questo era il principale elemento per ottenere questo riconoscimento. Così evidentemente non era necessario questo fondamentale elemento per Legambiente, quando assegnava ben 5 vele a Marciana Marina (a quei tempi retta da una giunta di centro-sinistra), quando gli sversamenti sul lungomare erano cospicui e senza soluzione di continuità. Ci dicono però che i “parametri di valutazione” allora erano diversi; evidentemente per l’assegnazione dell’ambito riconoscimento chi giudicava aveva ritenuto non necessari la depurazione delle acque e la presenza di spiagge di balneazione non inquinate, requisiti a dir poco fondamentali per una località turistica. Oggi si afferma che questi parametri sono cambiati, sono ben più di 100 ed è vero tutto questo. Purtroppo, però, non sono cambiati coloro che li interpretano e li valutano. Questi signori non si sono accorti che Marciana Marina è cambiata in questi anni, soprattutto nei riguardi e nel rispetto dell’ambiente, con opere che sono costretto a ripetere: abbiamo ristrutturato e riqualificato la rete idrica e fognaria, abbiamo realizzato una rete centralizzata di gas gpl, considerata la più ecologica tra le fonti energetiche, abbiamo realizzato un impianto di illuminazione a basso consumo ed a minimo impatto ambientale, abbiamo cercato di realizzare strutture adeguate, anche sugli arenili, per rendere più agevole il soggiorno ai portatori di handicap; nel porto è stata realizzata una struttura per lo smaltimento degli olii e dei liquami dalle imbarcazioni da diporto (unica all’Elba e non solo) e stiamo intraprendendo il percorso per dotarci di un sistema di gestione ambientale secondo le norme ISO ed Emas, sinonimo di qualità elevata dell’ambiente e delle strutture; abbiamo raggiunto livelli ottimali per la raccolta differenziata della carta, ottenendo riconoscimenti a livello nazionale, abbiamo cercato di far realizzare la prima casa ai residenti che ne avessero effettiva necessità, cercando di salvaguardare il più possibile il territorio, abbiamo cercato di dare una differenziazione al nostro paese anche dal punto di vista culturale, intensificando sempre di più la nostra attenzione ed i nostri sforzi per andare incontro ad un turismo sempre più qualificato e qualificante e questo lo abbiamo fatto non solo per noi ma per tutta la nostra isola. E tutto questo senza che da Legambiente ci venisse una parola di riconoscimento, per quello che avevamo fatto e che stiamo facendo per il nostro paese e per l’Elba. E dovrei invece ringraziarli e far loro delle scuse per la pubblicità negativa che hanno fatto al loro paese, segnalando, molto spesso prima alla stampa e poi a noi, eventi di svasamenti occasionali ed accidentali, dei quali ci eravamo già accorti e che qualsiasi cittadino aveva ed ha il dovere di segnalarci? Non abbiamo bisogno del riconoscimento degli attuali rappresentanti di Legambiente, anche perché sappiamo che mai lo avremo; ci basta quello della gente che vive nel nostro paese e di quella che ogni anno ci viene a trovare sempre più numerosa. P.S. Non rispondo a persone che non hanno il coraggio di esprimere direttamente con il proprio nome il loro pensiero e si nascondono dietro pseudonimi o nomi di comodo.
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