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Abbandonato il progetto di S.Martino, il canile si farà a Calamita.

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 08 novembre 2002

Tutto da rifare. Caduta l’ipotesi, per ragioni ancora da accertare, della realizzazione del nuovo canile comprensoriale a S. Martino, nel Comune di Portoferraio, si parlava di individuare nella zona di Literno un’area che potesse essere adibita al ricovero degli animali. Ma cadeva anche questa soluzione e al termine della Conferenza dei Sindaci tenutasi nella mattinata di venerdì 8 novembre usciva una terza proposta: Calamita, nel comune di Capoliveri. La fumata bianca per l’individuazione di una zona che mettesse d’accordo gli otto Comuni elbani ha portato alla nomina di una Commissione formata dallo stesso sindaco di Capoliveri Barbetti, dal sindaco di Marciana Logi, dall’assessore della Comunità Montana Martorella, e dal Prefetto Gallitto o dal Viceprefetto Di Carlo. Questa Commissione ha il compito di valutare la fattibilità della struttura nella località indicata, dove esiste già un’area di proprietà della Comunità Montana adibita in passato alla salvaguardia e al ripopolamento delle lepri selvatiche. Il Sindaco di Rio Nell’Elba, Catalina Schezzini, faceva però notare che una zona così distante da una strada carrozzabile e senza possibilità di essere rifornita d’acqua, non è da considerarsi un’ipotesi sostenibile. “Una struttura del genere - ha dichiarato il Sindaco - deve essere accessibile alle persone che accudiscono gli animali, ai veterinari, ai cittadini che decidono di adottare un cane.” “Non si capisce perché – ha continuato il Sindaco – si sia fatta marcia indietro su S. Martino, un posto certamente più adatto e meno sperduto di Calamita.” Queste le notizie e le posizioni sul versante istituzionale, commentate a caldo dal Presidente dei Ragazzi del Canile Michele Alessi, impegnato nella trasferta fiorentina per partecipare ai lavori del Social Forum: “Siamo pienamente contrari alla realizzazione di un canile in una zona così inaccessibile per chiunque. Per le persone che hanno smarrito il cane e devono andarselo a riprendere, non sarà una cosa agevole. E poi, i cani hanno bisogno di continua assistenza, non vogliamo che si mettano in una zona recintata lontana da tutto e tutti, per finire dimenticati.” “Vogliamo fare luce– continua Alessi – sui motivi per cui è stata scartata l’ipotesi di S. Martino, visto che c’era già un progetto approvato, un progetto già pagato al tecnico che ci ha apposto la firma.” “Avvertiamo questa decisione – prosegue Alessi – come un ulteriore spregio al lavoro dei volontari che per anni si sono adoperati per sopperire alle inadempienze delle istituzioni.” La Commissione preposta dopo aver concluso un primo giro di consultazioni e dopo aver effettuato i sopralluoghi necessari, tra una settimana dovrà riferire sull’effettiva possibilità di realizzazione della nuova struttura nella località indicata. Dalla stessa Conferenza dei Sindaci, sollecitata dallo stesso Prefetto, è emersa l’esigenza di una soluzione in tempi brevi, al massimo due mesi. Ma probabilmente la storia non finirà qui, visto che anche la maggiore associazione ambientalista elbana, Legambiente, ha annunciato di dare battaglia su una proposta che ritiene assurda e inaccettabile.


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