Assistiamo da alcuni giorni a delle polemiche giornalistiche sui rifiuti che francamente non riusciamo a comprendere fino in fondo; sembra di assistere al film Titanic, dove mentre la nave sta affondando l’orchestra continua a suonare! La questione dei rifiuti invece rappresenta sempre di più un carattere di insostenibilità per il territorio elbano, perché va a colpire i cittadini in generale, il sistema delle imprese, l’attività economica principale del territorio che è il turismo, lo stesso concetto di qualità della vita. Inoltre immaginare che un problema così complesso possa essere affrontato in ordine sparso da qualche comune, paventando addirittura una specie di autarchia su alcuni segmenti come la raccolta, rappresenta davvero uno scenario dove il risultato sicuro è la rotta di collisione fra qualità della vita e realtà concreta. Penso altresì che non è possibile affrontare la questione singolarmente dai comuni, ma al contrario occorre una forte programmazione unitaria ed è altrettanto vero che il territorio elbano non può eludere il confronto e la ricerca di soluzioni con il livello istituzionale della Provincia e della Regione. Se si continua a vedere le istituzioni solo dal punto di vista delle appartenenze politiche e non come luoghi di Governo degli interessi complessivi, si va poco lontano! Dopo di che se mi è permesso, rivolgo una semplice domanda: ma il protocollo di intesa firmato da tutti i Comuni Elbani e la Provincia di Livorno il 7 gennaio 2005 che aveva lo scopo di costruire una nuova piattaforma politica sui rifiuti, ha ancora la sua validità? Noi pensiamo di si, perché quella era un’intesa che davvero provava a guardare avanti delineando una nuova rotta perché si poneva il problema di una programmazione vera di tutti gli interventi senza escludere nulla, compreso il ruolo e gli assetti societari dell’azienda che oggi è in fibrillazione anche grazie a quei mancati impegni. Si può mettere in piedi un tavolo di concertazione, o di confronto collettivo se la parola non piace, che veda i Comuni , la Provincia, la Comunità Montana, l’Associazioni economiche di categoria, le Organizzazione dei lavoratori, per ragionare ed individuare le strade migliori per evitare che comportamenti e scelte sbagliate ed inadeguate, rendano ulteriormente il sistema dei rifiuti insostenibile, con costi sociali gravissimi e elementi distruttivi che possono colpire il mondo delle imprese? Noi crediamo che questo passaggio sia opportuno e necessario, per evitare che questa situazione senza sbocco continui a provocare solo guasti.
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