Per evitare altri 'casi Monticchiello', in Val D' Orcia, servono maggiori competenze alla Regione sugli interventi urbanistici dei Comuni, cercando di ovviare anche ad alcune lentezze nell'approvazione, modifica o attuazione di norme regionali come il Pit (Piano di indirizzo territoriale) o la legge sul governo del territorio. E' la posizione del gruppo della Margherita in consiglio regionale, illustrata nel corso di una conferenza stampa a Firenze dal capogruppo Alberto Monaci e dal presidente della commissione ambiente Erasmo D'Angelis. "Dal tempo delle vicende elbane - ha detto Monaci ricordando l'inchiesta su presunti illeciti edilizi nell' isola - sosteniamo che la Regione non possa fare come Ponzio Pilato. Serve, e in tempi brevi, una pi- efficace politica di controllo delle operazioni urbanistiche e una minore autonomia ai Comuni, pur non rinnegando una loro autonomia. Quelli piccoli, per esempio, spesso non hanno strutture adeguate per affrontare la questione". Queste le proposte della Margherita: "immediata approvazione del Pit, lo strumento principale della Regione sulla programmazione del territorio - ha spiegato D' Angelis -, e la modifica della legge sul governo del territorio, sia per estendere il controllo della Regione sugli atti urbanistici dei Comuni, sia per interessare, oltre i piani e i regolamenti, anche le loro variazioni. Alcune parti di questa legge - ha continuato D' Angelis - come quella sulla conferenza paritetica istituzionale, che dovrebbe avere un ruolo di controllo sull'operato degli enti locali, non sono ancora state attuate concretamente". "Insomma - ha concluso D'Angelis - occorre che ogni singola iniziativa in campo urbanistico di un certo rilievo venga accompagnata da una valutazione anche regionale che ne verifichi gli effetti"
Erasmo d Angelis