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MOLA: l'incendio rivela discariche e abusi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 03 settembre 2006

L’incendio che ha devastato il canneto di Mola, nel Comune di Capoliveri, è stato impietoso con la più importante zona umida elbana ma anche nel mettere a nudo abusi e porcherie perpetrate in un’area che sarebbe protetta da un Parco Nazionale e da un Sito di Importanza Regionale (SIR). Sono venute infatti alla luce e si vedono meglio alcune brutte sorprese sotto la cenere, alcune delle quali già denunciate da Legambiente. Ad esempio ora è ben visibile l’indecente spettacolo da da terzo mondo di baracche, avanzi di lavandini, cessi e tutto quello che è dentro la costruzione che è nata, non si sa bene con quali autorizzazioni e condoni, visto i vincoli ambientali e paesaggistici dell’area, accanto alla strada provinciale Portoferraio-Porto Azzurro, con corredo di materiali di ogni tipo e ciarpame a volontà, sedie rotte,pezzi di motorini, cataste di ogni bene, che assumono armai la consistenza e l’aspetto di una discarica, di un deposito di rifiuti che non si sa come possa esistere in quell’area senza che nessuna autorità o amministrazione finalmente intervenga. La Zona umida di Mola era così piena di rifiuti, copertoni e materiali di ogni genere e provenienza (perfino carcasse di auto), che il nuvolone nero ed acre che si è sprigionato dall’incendio ha creato parecchie difficoltà allo spegnimento del fuoco. Inoltre sono spuntate recinzioni, cancelli , baracche, cumuli di inerti che non si capisce come siano state autorizzate e speriamo abusive. Uno spettacolo indegno per un’area protetta e che speriamo che il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano voglia immediatamente bonificare, per dare concretamente l’avvio ad una rinascita ambientale di Mola. Ai Comuni di Capoliveri e Porto Azzurro non resta che chiedere di fare quel che finora non hanno saputo fare: difendere Mola da abusi, discariche e porcherie ed intervenire per rimuovere, abbattere, sanzionare gli abusi presenti.


mola baracca

mola baracca

mola

mola

mola bidone

mola bidone

mola macchina

mola macchina

mola

mola

mola

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