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Bosi all'attacco dell'ESA

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 02 settembre 2006

Risulta dalle cronache locali l’intenzione di Esa (l’Elbana servizi ambientali)di incrementare di un ulteriore 20% il costo delle attività di raccolta e smaltimento dei R.s.u. Questo caotico accavallarsi di aumenti negli ultimi tempi ha raggiunto un costo da guinness dei primati, che non ha riscontro in tutta la Toscana. Ancor più impressione desta il fatto che il forte aumento a carico dei cittadini venga a determinarsi anche a seguito dell’impegno cui essi sono stati chiamati per garantire forme di raccolta differenziata dei rifiuti. A prescindere dal malfunzionamento di Esa, che oramai è un dato proverbiale –si pensi che mentre si predica la differenziata se ne scoraggia di fatto la pratica con un carentissimo servizio di raccolta – c’è da chiedersi quando si fermerà questa inarrestabile corsa all’aumento, che sta devastando, oltre alle tasche dei cittadini, anche le casse dei comuni. Credo che a questo punto si ponga come necessità irrinunciabile un’iniziativa forte, che affronti il problema alla radice. Il sindaco Peria ha la responsabilità di rendere efficiente e meno costosa Esa(magari avvicendando il menagement); la Provincia deve decidersi a dare finalmente esecuzione a quanto stabilito nel protocollo d’intesa del 2005. I 6 milioni stanziati dal Governo per le isole minori vengono spesi? Tutti sappiamo che vi è stata una lunga inadempienza del comune di Campo sull’allargamento del Literno, che consentirebbe un enorme risparmio della gestione dei rifiuti elbani. A che punto siamo? Il progetto pare finalmente ci sia. Quando sarà approvato? L’esercizio della contemplazione non è più ammissibile. Oppure la Provincia, che dispone degli strumenti giuridici per intervenire, li usi, non escludendo la nomina di un commissario. Continuare così non è più tollerabile, pena l’assunzione diretta di pesanti responsabilità. Le piccole polemiche non m’interessano, e non interessano la gente. E’ venuto il momento di porre fine ai traccheggiamenti, rimboccarsi le maniche ed agire, prima che il caso diventi di portata nazionale, allineandoci ad esempi a cui – ne sono certo – nessuno vuole essere accostato.


buraccio impianti rifiuti

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