“Non so quante delle specie rare che vivevano nella zona umida di Mola si siano salvate”. Umberto Mazzatini, responsabile di Legambiente per le isole minori, è assai amareggiato per l’incendio che pur non essendo stato molto esteso ha però distrutto uno dei siti di maggior pregio ambientale. “Penso alla Gallinella d’acqua, che in tutto l’Arcipelago era presente soltanto a Mola, non sono dei volatili molto veloci, e questo è la stagione dei nuovi nati. Quindi le fiamme potrebbero essere state più rapide di loro. Così per le raganelle, mentre il rospo smeraldino vive più in prossimità della sabbia quindi potrebbe non avere subito danni. Comunque adesso si tratta di vedere che cosa resta di questo piccolo gioiellino che in questi anni è stato maltrattato fino ad arrivare alle fiamme di oggi pomeriggio.” La zona di Mola è Sito di Importanza Regionale (SIR) ed inclusa nel parco nazionale dell’Arcipelago toscano. “Proprio per questo l’Ente Parco si legge nel comunicato emesso da Legambiente subito dopo la notizia dell’incendio - e la regione toscana stavano realizzando a Mola un progetto di risanamento e recupero dell’area, per trasformarla in una vera e propria oasi, con la riapertura di “chiari” e fossi, la realizzazione di un laghetto salmastro costiero, sentieristica e punti di osservazione dell’avifauna. Mola costituisce infatti uno dei siti di passaggio migratorio e di nidificazione più importanti e frequentati dell’arcipelago ed è l’unica area del parco nazionale ad ospitare una popolazione di gallinelle d’acqua ed è frequentata da cavalieri d’Italia ed aironi e decine di specie di uccelli stanziali e migratori. Di grande importanza, con rarità botaniche, anche la flora che conserva alcune specie palustri che nell’Arcipelago Toscano sono ormai confinate in pochissime e ristrette aree. Legambiente ringrazia quanti sono intervenuti a spengere l'incendio, impedendo che il disastro ambientale assumesse dimensioni anche maggiori, cancellando del tutto l’intero canneto, e chiede al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e la Regione Toscana ed al Ministero dell'Ambiente un intervento immediato di bonifica dell’area e di porre in atto immediatamente tutte le azioni per limitare i danni e favorire una rinaturalizzazione la più rapida possibile con una attenta salvaguardia delle popolazioni di animali, soprattutto dell’avifauna nidificante e degli anfibi, che sono riuscite a scampare all’incendio”.
Incendio mola 4