E' stato domato l'incendio che ha semidistrutto una delle due zone umide dell'isola. A Mola l'incendio partito pochi metri dopo il bivio per Capoliveri, probabilmente dovuto alla classica "cicca" ma non si escludono anche altre cause, ha divorato 4 ettari di canneto, distruggendo uno degli habitat di maggior pregio ambientale. L'incendio è partito intorno alle 14,30, in un primo momento si è diretto verso la zona di Naregno, poi il vento lo ha sospinto verso Porto Azzurro. Le fiamme hanno distrutto una vecchia auto dismessa e una baracca in lamiera, anche se per alcune ore si è temuto per le abitazioni circostanti. Sono intervenuti due elicotteri, uno della Regione e l'altro dei Vigili del Fuoco che si sono avvicendati con decine di lanci di acqua salata. Si sono regisrati notevoli disagi per la viabilità, l'accesso per Porto Azzurro è stato chiuso per circa un'ora, mentre per Capoliveri ci sono state soltanto delle brevi interruzioni. Tutte le forze dell'ordine erano presenti sul luogo, carabinieri, finanza, polizia, vigili urbani, protezione civile, forestale e Cm, e naturalmente i vigili del fuoco. Si è formato lungo serpentone di auto bloccato sulla strada di Mola, ma le forze dell'ordine sono riuscite, dopo che le fiamme erano state contenute, a far fluire in maniera composta le auto in fila. L'incendio era completamente spento intorno alle 17, ma continuavano le opere di bonifica degli uomini impegnati nell'opera di spegnimento. Pochi ettari bruciati, ma il danno ambientale è assai pesante.
incendio mola 2006 agosto 3