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Controcopertina: "Ruggero, è finita un'epoca"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 30 agosto 2006

Ieri sera presso la sala consiliare del Comune di Capoliveri si è tenuta una riunione sui problemi inerenti alla zona periferica di Fonte alle Rose-Donnuccia (Rpa1 e Rpa2). Erano presenti il sindaco Paolo Ballerini, l’avvocato Giuseppe Toscano dello studio associato Toscano e Merusi di Pisa, come rappresentante legale dell’amministrazione comunale in carica, gli assessori comunali Domenico Puccini, Gianluca Carmani, Alessandro Di Vita. Tra il pubblico molti privati cittadini coinvolti nella vicenda edilizia e alcuni avvocati difensori. La volontà di fare chiarezza. Indetta con l’esplicita volontà di spiegare a tutti gli interessati la difficile situazione che si è venuta a creare sul piano della legittimità degli atti amministrativi, la riunione è iniziata con un’introduzione del sindaco Ballerini che ha espresso l’intenzione di lavorare nella massima trasparenza, nel tentativo di trovare una concreta via di soluzione alla complessa questione della tutela dell’amministrazione in carica e delle conseguenze giuridiche civili e penali derivanti da ogni possibile scelta. “Questo paese deve vivere legittimamente, mentre oggi è ad alto rischio di illegalità. Io voglio vivere in un paese sano. Per questo chiedo aiuto alla gente che condivide questo desiderio. Il benessere della nostra comunità deve essere supportato dalla consapevolezza culturale che la via della legalità porta ad una stabilità economica e sociale.” ha dichiarato Ballerini. Il lavoro dell’avvocato Toscano. L’avvocato Giuseppe Toscano ha ricostruito per i presenti la situazione legale creatasi a seguito dell’inchiesta della magistratura di Livorno e ne ha delineato i possibili sviluppi. “L’obbiettivo del mio lavoro – ha detto Toscano - è da un lato tutelare l’amministrazione in carica, che vuole il completo ripristino della legittimità degli atti urbanistici, dall’altro tutelare il più possibile i cittadini. Le cose che l’amministrazione precedente ha deliberato sono illegittime e bisogna ricondurle a legittimità. Non è facile. L’amministrazione in carica non può far finta di niente. In concreto, per chi ha già costruito si tratta di un abuso inquadrabile come reato penale e bisognerà trovare il giusto compromesso, per chi non ha costruito ma ha una concessione edilizia rilasciata dal comune, poiché l’atto è illegittimo di certo non potrà costruire, almeno fino a quando non sarà approvato il nuovo piano strutturale; per chi non ha ancora ottenuto la concessione edilizia, vorrei chiarire che è inutile che la chieda.” Perché la variante del 1998 è illegittima. “Le case costruite o messe in previsione di edificazione – ha detto l’avvocato Toscano - non c’entrano nulla con la dicitura di Rpa, cioè con la possibilità per i comuni, prevista dalla legge n.64 del 1995, di individuare aree su cui ‘disporre interventi per salvare il paesaggio agrario e valorizzare l’economia montana’. Quella variante cozza come due treni in corsa sullo stesso binario con questo articolo di legge.” Collegio di legali per salvare cittadini e amministrazione. “Chiedo ai colleghi presenti che si costituisca un comitato permanente di legali rappresentati dei cittadini coinvolti per dialogare sulle specifiche questioni ed eventualmente recarci insieme alle riunioni con l’architetto Caputo dirigente dell’Ufficio Urbanistica della Regione Toscana con cui ho avviato un dialogo proficuo per individuare una via di azione condivisa e arrivare così ad una sanatoria sull’area, salvando i diritti dei cittadini e la legittimità degli atti dell’amministrazione comunale.” La previsione di percorso degli atti. Il primo atto proposto dall’avvocato Toscano all’amministrazione in carica è una delibera di sospensione-stralcio della variante urbanistica del 1998. Nel frattempo – secondo l’avvocato Toscano – si dovrà predisporre una variante della variante del 1998, la messa a punto di un piano strutturale che fotografi la realtà del paese e una forte trattativa con la Regione Toscana per definire la sanatoria degli interventi dell’area Fonte alle Rose-Donnuccia. Tempi previsti per portare a termine l’operazione: 8 mesi circa. L’intervento dell’ex sindaco Ruggero Barbetti. Ha lungamente ascoltato in silenzio, poi si è levato dal pubblico per affermare che la “sua” variante è assolutamente legittima. Supportato da un promemoria steso su un foglio di appunti fittissimi, l’ex sindaco Barbetti ha espresso con forza il proprio punto di vista. “Se è illegittima questa variante, lo sono altre 180 in Toscana”, ma il tentativo di delegittimare l’onestà intellettuale dell’avvocato Toscano si è infranta contro la forza di un concetto semplice, ben compreso da tutti i presenti. “Barbetti – lo ha interrotto l’avvocato Toscano, lasci stare gli appunti, mi guardi negli occhi e mi risponda in coscienza: lei crede che questo comma di legge c’entri qualcosa con le case?” Barbetti non ha saputo ribattere. “Ruggero, è finita un’epoca” gli ha risposto il sindaco Ballerini. Poi la discussione si è frammentata nei mille commenti della gente, interessata a trovare una soluzione concreta ai propri problemi.


Lottizzazione Capoliveri 5

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