I Carabinieri lo avevano notato scendere dal traghetto in auto, ed essendo persona nota poiché aveva specifici precedenti penali in ordine alla cessione di sostanze stupefacenti, sospettandolo di ritorno da un viaggio "di lavoro", è stato discretamente seguito da personale in borghese su un'auto con targa civile finchè, giunto in località Le Foci di Portoferraio non ha lasciato a casa di conoscenti moglie e figli che aveva con sè. A quel punto i Carabinieri facevano entrare in azione anche una Gazzella del Nucleo Radiomobile che si frapponeva tra l'auto del sospettato e la strada provinciale che egli intendeva riguadagnare, ma a quel punto il trentunenne B.M. di Porto Azzurro ufficialmente senza costante attività lavorativa tentava di sottrarsi al controllo compiendo una spettacolare manovra: una lunga marcia indietro ed una rapida inversione di marcia sulla stretta strada sterrata per poi tuffarsi nel reticolo delle strade poderali della zona. Ma la fuga durava solo qualche centinaio di metri ed il giovane bloccato è stato costretto a fermarsi. A seguito di perquisizione gli è stata rinvenuta addosso una notevole quantità di droga pesante si trattava di 43 grammi di eroina, destinata si immagina al rifornimento di "storici" consumatori e due grammi di cocaina, sostanze che erano cellofanate e custodite in due ovuli di plastica. L'isolano è stato quindi tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto, su disposizione del Magistrato incaricato di seguire il suo caro, dopo una sosta tecnica presso il Comando della Compagnia Elbana di Portoferraio, nel carcere livornese delle Sughere.
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