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Ripartono i bambini saharawi ospitati da tutti i comuni elbani

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 29 agosto 2006

Termina la vacanza dei bambini del deserto africano, ospitati dagli otto comuni elbani. Nel pomeriggio di domani (martedì 29) partiranno per Piombino, dove trascorreranno altri giorni prima di raggiungere la tendopoli nel deserto all’inizio di Settembre. I bambini e le accompagnatrici hanno molto apprezzato l’accoglienza degli elbani, fatta soprattutto di mare, giochi, amicizia e doni (soprattutto abbigliamento e materiale didattico). L’iniziativa, giunta al quarto anno, rientra fra le azione di solidarietà dei comuni elbani che nel 2004 hanno sottoscritto patti di amicizia con il popolo saharawi,. Quello saharawi è un popolo costretto ad essere profugo nel deserto algerino, vivendo in un’enorme tendopoli di migliaia di persone. Il suo Paese (il Sahara Occidentale) è occupato dal Marocco da trenta anni. Dal 1991 si è in attesa dello svolgimento del referendum sull’autodeterminazione del popolo (come stabilito da una risoluzione dell’Onu), presupposto per l’indipendenza e la libertà, ma la politica internazionale non riesce ad applicare tale diritto. Il popolo saharawi dimostra di credere nel diritto internazionale, pagando di persona con la dura vita del deserto e rinunciando (proprio dal ’91) all’uso delle armi per rivendicare il proprio diritto all’esistenza e alla libertà. Una scelta nonviolenta che, negli ultimi anni, ha portato organizzazioni e personalità a candidare i saharawi al premio Nobel per la pace. La scelta della nonviolenza si alimenta di speranza e delle concrete iniziative (di solidarietà e politiche) della comunità internazionale e, in particolare, degli Stati europei. Per ora, l’Elba saluta i suoi giovani ospiti, ambasciatori di pace e di giustizia, con un arrivederci alla prossima estate. “Quest’anno – spiega Nunzio Marotti, assessore alla cooperazione decentrata – si è rinnovata la positiva accoglienza da parte di tutti i Comuni. In alcuni di questi, inoltre, si sono realizzati momenti pubblici di incontro e sensibilizzazione sulla questione saharawi. Desidero ringraziare tutti coloro che in ciascun comune hanno collaborato al progetto. Per quanto riguarda l’organizzazione generale e il soggiorno a Portoferraio, ringrazio per la disponibilità il personale dei reparti di pediatria e di laboratorio di analisi dell’ospedale elbano, la Moby Lines, le Caritas delle parrocchie Natività e San Giuseppe di Portoferraio, la Farmacia Ridi di Procchio, Foto P.Ridi e i giovani animatori dell’Acr”.


saharawi bambini

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