Non aveva scelto un posto molto comodo per infortunarsi il cinquantacinquenne parmigiano C.M. che era caduto nel pomeriggio di venerdì 25 agosto sul tratto di impervia scogliera che divide la spiaggia di Lacona da quella di Laconella. L'uomo con una probabile frattura del femore ed altre ferite, non era in grado di muoversi e per recuperarlo per i Volontari della Misericordia di Portoferraio hanno dovuto compiere una manovra molto particolare. L'allarme era scattato alle 18 e nel recupero era stata coinvolta anche la Capitaneria di Portoferraio ma in attesa che arrivasse sul posto il battello GC 097 della Guardia Costiera di stanza a Porto Azzurro, che era stato allertato e si era diretto a Lacona, ma costretto a rallentare dal mare mosso, per non lasciare ulteriormente l'uomo sofferente nella scomoda posizione, i soccorritori hanno improvvisato una procedura originale che però ha ben funzionato. Hanno caricato la barella spinale e le attrezzature mediche su un pedalò poi, lasciato Simone Meloni alla guida dell'ambulanza, hanno raggiunto coll'inusuale mezzo galleggiante di soccorso, e l'aiuto di un bagnino di un vicino stabilimento, un punto prossimo a dove si trovava l'infortunato e da qui guadando con l'acqua alla cintura il dottor Maurizio Pannocchia ed i volontari Francesco Gentini e Guido Olmetti hanno percorso gli ultimi metri. Sembre a guado iniziava poi il percorso inverso ancora più difficoltoso perchè assicurato alla barella, dopo che gli erano state prestate le prime cure direttamente sulla scogliera c'era l'infortunato, che una volta caricato sul pedalò e compiuti i cento metri per arrivare alla spiaggia poteva essere accolto dalla sospiratissima ambulanza ed essere accompagnato dai sui soccorritori (zuppi) all'Ospedale di Portoferraio poco dopo le ore 20.
lacona panorama laconella