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L'infarto, il rimmel nell'occhio e l'unghia incarnita

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 24 agosto 2006

Mi permetto di rubare cinque minuti del vostro tempo per raccontarvi un fatto accaduto in mia presenza. presso la sede del pronto soccorso dell’ospedale di Portoferraio. Mio malgrado sono una frequentatrice assidua del pronto soccorso in quanto mia figlia Franca, colpita da una rarissima sindrome, ha bisogno sempre più spesso di cure mediche in emergenza. E visto la mia permanenza presso la struttura in oggetto e constatato direttamente il trattamento riservato a mia figlia, non posso fare altro che ringraziare tutto il personale paramedico e i medici che si alternano presso il pronto soccorso e i vari reparti per la gentilezza, la preparazione e la cortesia che vengono rivolte non solo verso di noi ma verso tutti quanti gli utenti, facendoti sentire una persona e non un numero. Per questo rimango amareggiata quando, uscita per fumare una sigaretta, ho captato una telefonata fatta da una “signora” turista dove, con toni di voce alterati, screditava l’operato di tutto lo staff del pronto soccorso asserendo che era stata avvertita delle disfunzionalità del nostro nosocomio anche dall’albergatore (non meglio precisato) che la ospitava insieme al suo compagno, nell’occasione in attesa al pronto soccorso per le cure del suo caso. “Me lo aveva detto l’albergatore di prendere direttamente la nave e tornare a casa invece di recarmi al pronto soccorso di Portoferraio……..” Così ho sentito, aggiungendo poi altre frasi che non mi sembra il caso di riportare. Questo mi conduce a due considerazioni: 1) da profana, non sembrava che il compagno della signora abbisognasse di cure specialistiche in emergenza in quanto con le sue forze si è poi allontanato dall’ospedale; 2) L’albergatore così sensibile da screditare l’operato di tutti i medici ed infermieri che in questi giorni si prodigano per la nostra salute e quella delle migliaia di ospiti, non farebbe meglio a pensare a quello che dice, ed invece di sputare nel piatto dove mangia, si dovrebbe impegnare per creare maggiori servizi, anche sotto il punto di vista sanitario. Al pronto soccorso finiscono sia gli infartuati sia chi subisce traumi, ma anche la signora con il “rimmel” nell’occhio e il signore con l’unghia incarnita!!! E sono questi ultimi che pretendono tutte le attenzioni, congestionando il lavoro del pronto soccorso. Scusate lo sfogo, ma da elbana purosangue non posso tollerare certi atteggiamenti. Ancora un grazie dal profondo del cuore a tutti i medici e infermieri che sempre con professionalità si prestano e conoscono la grave situazione che ha colpito Franca e di conseguenza tutta la mia famiglia.


ospedale

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