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Controcopertina: “Si può fare turismo rispettando l’ambiente”

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 18 agosto 2006

“Questi dati dimostrano come sia concretamente possibile coniugare la valorizzazione turistica con il rispetto dell’ambiente. Il risultato è quello di avere una costa molto ricercata, ma allo stesso tempo un mare sempre più pulito. E questo è il segno dell’attenzione mostrata dal territorio toscano verso le scelte che riguardano il suo ambiente”. Così l’assessore regionale al turismo Anna Rita Bramerini commenta i dati presentati oggi della Goletta verde di Legambiente che dopo aver esplorato, come tutti gli anni, i mari e le coste italiane ha collocato la Toscana al primo posto nella classifica dei mari più puliti, seguita da Marche, Basilicata e Molise. “Già nei mesi scorsi – evidenzia Anna Rita Bramerini - i dati dell’Arpat avevano mostrato l’ottimo stato di salute dei nostri mari e delle nostre coste, balneabili al 99 per cento. Ora siamo in presenza di una gradita conferma su scala nazionale. Questi riscontri- aggiunge – ci danno una ulteriore spinta a tenere ben alta la guardia sia per cercare sempre di far meglio sia per risolvere le criticità che ancora ci sono o che si potranno presentare; inoltre rappresentano un motivo in più di fiducia nella salubrità del nostro mare per i tantissimi turisti presenti in questo periodo in Toscana”. Le conclusioni di Goletta verde si collocano sulla falsariga di quanto stabilito da altre indagini relativi allo stato delle coste: quest’anno ben 14 località toscane hanno ricevuto le bandiere blu assegnate dalla Fee, Fondazione per l’educazione ambientale (scavalcando così la Liguria al primo posto), e 26 località balneari sono state premiate con le Vele blu di Legambiente e del Touring. “Evidentemente – sottolinea l’assessore - la qualità delle nostre coste si estende a 360 gradi comprendendo il fascino unico delle nostre coste, l’efficienza dei servizi di accoglienza e, come vediamo, anche la salubrità delle acque”. Si tratta, ha spiegato ancora la Bramerini, di risultati che sono frutto di scelte strategiche portate avanti “con coerenza e continuità” dalla Regione e da tutte le amministrazioni coinvolte: basti pensare agli interventi per la depurazione delle risorse idriche, finalizzati sulla costa al miglioramento della qualità delle acque di balneazione e ancora all’attività capillare di monitoraggio della qualità del mare realizzata insieme a Arpat: sono ben 366 i punti di rilevamento dislocati lungo i 633 kilometri della costa, oltre a 80 punti monitorati a 500, 1.000 e 3mila metri dalla costa.


Giglio Cala del Lazzeretto

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