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L'altro indulto - Lettera ad un extracomunitario con 5 euro in tasca

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 18 agosto 2006

Caro Mohamed, Samir o Mosè, Zou o Zenel, qualunque sia il tuo nome, oggi sei libero. Alle tue spalle il portone, il ponte, le sbarre del forte San Giacomo, in tasca 5 euro, o anche niente. Ti aspetta la Questura di Livorno. E poi? O provi a fare il clandestino, ti fai sfruttare lavorando in nero, o ti rassegni all’espulsione e riparti per il paese da dove un giorno sei venuto in Italia con una speranza e dove tornerai più misero di prima e disperato. Non sei felice? Non ringrazi per l’atto di clemenza ricevuto? Se non altro dovresti essere grato dell’opera rieducativi e di riabilitazione che l’istituzione carceraria ha realizzato sulla tua persona.. Quanto al reinserimento sociale… ma come si fa a reinserire chi non è mai stato inserito? Ma certo una porta aperta c’è anche per te: quella stessa che stamani ti si è chiusa alle spalle e che ti potrà di nuovo accogliere, recidivo, nel suo inferno.


carcere ingresso porto azzurro

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