Continua la polemica sul portale "Elba Insieme"
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : venerdì, 18 agosto 2006
«In rapporto alla risposta rilasciata da Robert Martorella sui tempi di realizzazione del portale “Elba Insieme”, finanziato con 250mila euro di fondi comunitari dalla Regione Toscana e ancora non operativo, notiamo che è già scattato una sorta di soccorso rosso da parte di Confesercenti Elba. Alla luce delle dichiarazioni che vogliono operativo il suddetto portale nel 2007, ribadiamo a maggior ragione quanto sia assurdo che una somma stanziata nel 2004 non risulti a oggi ancora utilizzata». E’ quanto affermano i Consiglieri di Alleanza Nazionale in Regione Marcella Amadio e Giuliana Baudone in replica alle dichiarazioni di Robert Martorella di Confesercenti Elba. Gli esponenti di An hanno presentato recentemente un’interrogazione alla Giunta regionale toscana in merito alla mancata realizzazione del progetto presentato dalla Comunità Montana, dalla Confesercenti e dalla Bassnet al fine di creare un sistema telematico in grado di visualizzare i servizi offerti dal territorio per la promozione e la diffusione del turismo elbano. «Le giustificazioni di Martorella – proseguono – ci sembrano risibili e non fanno altro che confermare i nostri forti dubbi. Molti operatori turistici elbani si sono infatti lamentati per la mancanza di azioni concrete per il rilancio turistico dell’isola. A oggi aspettiamo una risposta dall’assessorato regionale che ci documenterà sicuramente su come sono stati spesi questi soldi, elencando, è nostro auspicio, i progetti che verranno realizzati a partire dal settembre prossimo, secondo quanto dichiarato dal rappresentante di Confesercenti Elba, sebbene gli operatori lo stiano aspettando da almeno un anno. Inoltre, ricordiamo al Signor Martorella che non può vantare una confidenza né politica né sociale per permettere di dirci di non creare problemi. Noi consiglieri – concludono – siamo stati eletti dal popolo e riteniamo quindi doveroso dare riscontro di come vengono impiegati i soldi pubblici».
Marcella Amadio