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Controcopertina - De Michieli Vitturi: sulla nomina al Parco hanno ragione i DS

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 12 agosto 2006

Mi permetto di intervenire sulla questione nomine al Parco da normale cittadino che, forse (e per diverse ragioni), un po' ha seguito più di altri normali cittadini l'evolversi della situazione. Lo faccio prendendo una decisa posizione rispetto ai diversi approcci e alle diverse soluzioni proposte dalle varie parti: Governo, Regione, Democratici di Sinistra locali e non, Comunità del Parco, e da ultimi i Comunisti Italiani. E la posizione, non per logiche partigiane di alcun tipo (anzi), è quella di totale adesione a quella recentemente elaborata ed esposta dalla Comunità del Parco, già suggerrita dai DS locali. A tal proposito voglio far notare ai Comunisti Italiani come il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano rappresenti una realtà assolutamente sui generis nel panorama delle aree protette italiane. E la sua peculiarità sta nel fatto di essere un territorio fortemente antropizzato, nel quale oltretutto la forte antropizzazione, risalente a migliaia di anni orsono (ovviamente non pari nell'intensità, ma senz'altro nella diffusione: i resti archeologici, dai musteriani in qua, sono dappertutto!!!), non può essere assolutamente oggetto di soluzione di continuità: quello che siamo oggi è il risultato di quello che eravamo ieri, è questo l'insegnamento di quella disciplina denominata ecostoria, di cui parlo solo per sentito dire (e pazientemente ascoltato) dai più accreditati Luigi Totaro o Marino Garfagnoli. Il riferimento continuo al territorio vuole dire questo. Vuole dire che il patrimonio culturale di quest'Isola (come delle altre dell'Arcipelago) non può essere tutelato da chi non vi è profondamente radicato, da chi non conosce innanzi tutto la "umanità elbana". Ed attenzione a riferirsi al professor Tanelli come un rappresentante integralista di un principio di tutela cieco agli aspetti "nostrali". Tanelli può senz'altro enumerarsi tra quegli Elbani di adozione che hanno casa all'Elba, la frequentano molto assiduamente (vivendoci alla stregua dei residenti, non da episodici avventori), la "amano" assai profondamente, conoscendo innanzi tutto le persone, oltre che i sassi (mi scuserà il professore ma proprio le rocce non riescono ad appasionarmi come cio che è vivo) L'esempio dei risultati perversi della volontà di tutelare un territoio volendo escludere "l'animale uomo" dal suo ecosistema è sotto gli occhi di tutti. Si chiama Pianosa. Un'Isola in cui l'uomo ha messo piede chissà quando; in cui i Romani edificarono una villa probabilmente per l'esilio di un illustre patrizio; in cui i primi cristiani scavarono le più grandi catacombe a nord di Roma; e così via fino alle recenti testimonianze di architettura carceraria. Anche questa è storia; anche questa insegna; anche questa va tutelata. E lo si può fare solo trovando un equilibrio che non interrompa e non soffochi la frequentazione umnana; ed anche il suo sviluppo, che ovviamente deve essere "sostenibile" al fine di garantire la migliore valorizzazione di tutte le valenze che questo ricco territorio sa esprimere. Non cadiamo nel facile paradosso di voler stigmatizzare quella che ci sembra una logica dettata da "interessi politici", usando poi proprio quel metro quando si oppongono Barbetti a Tanelli, o il centro destra al centro sinistra. Non è rinnegando tutto dell'avversario che si afferma la propria identità. Soprattutto se si da una lettura di sè e dell'avversario stesso poco rispondente alla realtà. A tal fine pongo un quesito, per puro esercizio intellettuale, che potrebbe risultare utile a schiarirsi le idee ed a riformulare il proprio pensiero in modo scevro da pregiudizi: se si dovesse scegliere oggi secondo la logica, disapprovata dai C.I., della persona che meglio "conosce e rappresenta gli interessi del territorio" (del territorio, non di taluni potentati del territorio stesso!!!), siamo sicuri che in un testa a testa a distanza tra gli ex Tanelli e Barbetti, la spunterebbe quest'ultimo??? Meditate gente, meditate...

Calamita M.B.