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A Sciambere - Conigliolaie e Cantine di Guerra

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 26 aprile 2003

Talvolta tragedia e comica sono separati da un filo sottile, ci pensavamo ieri sera dopo aver recuperato il racconto di Portoferraio massacrata dai tedeschi e ci tornavano in mente due episodi che ci avevano raccontato molti anni fa, collegati proprio ai bombardamenti, accaduti nel contado più prossimo a Portoferraio. Nel primo caso una giovane sposa e un vecchietto ultrasettantenne furono sorpresi allo scoperto dal passaggio di alcuni aerei che mitragliavano a bassa quota. I due terrorizzati cercarono immediatamente di ripararsi nell’unica cosa dotata di tetto che era loro vicina, uno di quei piccoli box si direbbe oggi usati per l’allevamento dei conigli, uno spazio incredibilmente angusto nel quale però riuscirono, non si sa come, ad entrare entrambi, rimanendo in compagnia del legittimo inquilino, letteralmente incastrati finchè gli aerei non si allontanarono. E proprio nel momento in cui tentavano di uscire dalla scomodissima posizione (senza far scappare il coniglio) fece irruzione sulla scena la moglie del vecchio che equivocando chiese: “Che fate? Sudiciumi!” “Ovvainculo! – rispose il vecchio – e secondo te se ci s’aveva qualche fantasia s’aspettava che mitragliassero e ci si infilava in una conigliolaia?” Poco distante da quel luogo in una casa isolata viveva una famiglia che aveva dichiarato “rifugio” la cantina dove tutti scappavano quando suonava la sirena dell'allarme. Ed una mattina la scena si ripetè ed il vecchio pensando che tutti fossero entrati chiuse la porta, ma pochi secondi dopo sentì bussare uno dei nipoti, un ragazzotto, che era rimasto fuori. Il vecchio provò ad aprire, ma la porta si era incastrata e allora (si continuavano in lontananza a sentire le sirene) prese a tirare con quanta forza aveva urlando concitatamente al nipote “Spingi, Spingi!”. Qualche secondo dopo una bomba (anche all'epoca ce n’erano di poco intelligenti) destinata agli altiforni, centrava perfettamente la vigna posta piuttosto vicino alla casa, e lo spostamento d’aria dell’eplosione agevolava gli sforzi dei due, che si ritrovarono, tra le urla delle donne che erano in cantina, a ruzzolare fino al fondo del locale, coperti di masserizie e calcinacci, molto ammaccati anche se non seriamente feriti. Ed il vecchio disse: “Mi pare che hai spinto un po’ troppo, cazzo!”