Non ci meraviglia più di tanto la farneticante risposta dei DS riesi alla nostra presa di posizione circa la presidenza del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, comprendiamo perfettamente che la loro proposta non essendo passata neanche a livello del loro partito può indispettire e può indurre a prendersela con chi, come Rinascita Riese, da sempre ha il coraggio di dire la verità ed avvertire la pubblica opinione su quello che succede nel sottobosco politico. Ci sia permesso, in democrazia, dissentire sulla candidatura Schezzini, che consideriamo insufficiente ad una carica così di rilievo, tale da meritare approfondite conoscenze nel settore ambientale, che, sinceramente, alla luce dei fatti, non vediamo presente. Così come non riteniamo opportune altre candidature puramente politiche, di gente “da piazzare”, perché la realtà del Parco richiede ben altro per la sua conduzione. Non basta l’eterno giro del politichese con le sue chiacchiere più o meno fumose, è necessaria invece una visione operativa che può derivare principalmente dal possesso di un’autorevole bagaglio di conoscenze scientifiche e ambientali, che siano naturalmente il dovuto corredo di una normale capacità di relazionarsi con il mondo esterno. Rigettiamo in pieno anche la presunta “folgorazione” che noi avremmo avuto per l’onorevole Bosi, del quale critichiamo i suoi silenzi all’epoca del commissariamento Barbetti, frutto anche quello di spartizioni politiche, ma dobbiamo apprezzare il suo modo di amministrare il Comune di Rio Marina dove i cambiamenti sono sotto gli occhi di tutti, così come sono sotto gli occhi di tutti le colate di cemento degli ultimi anni nel nostro comune. Se vogliamo andare lontano nel tempo, possiamo partire da quella di Bagnaia per arrivare ai giorni nostri. E’ inutile che i DS riesi cerchino di rifarsi una verginità di sinistra accusando Rinascita Riese di essere di centrodestra, tutti sanno che la nostra base è profondamente di sinistra, quella vera, quella che non ha interessi personali da portare avanti, e che non ha e non ha mai avuto, agganci con i prolifici palazzinari che tanto imperversano nel nostro territorio. Allora con quale faccia si insinua che Rinascita avrebbe vicini i “co-autori” di quelle disastrose scelte edilizie? A chi ci si riferisce? Se qualche co-autore c’è sarà bene cercarlo altrove. Non dovrebbe essere troppo difficile ritrovarlo in casa di chi muove accuse di questo tipo, che non stanno né in cielo né in terra. Vorremmo tralasciare la polemica sulle preferenze ottenute dai nostri candidati, però non possiamo esimerci dal ricordare ai DS riesi che alcuni dei loro consiglieri sono passati in Consiglio Comunale perché i componenti della Giunta si sono dimessi, facendo posto anche a chi di preferenze ne aveva prese molto meno di dieci, ed evidentemente non era ben gradito neanche dal loro elettorato. Così come è da segnalare che un noto consigliere provinciale riese si è guardato bene dal candidarsi nel collegio dell’Isola d’Elba, ma in quello di Piombino! Aveva paura di affrontare il giudizio dei suoi concittadini? Concludiamo rassicurando i nostri censori che i nostri modelli di governo non sono né quello di Bosi, né quello di Barbetti, come neppure quello della Schezzini che nei metodi ci ricorda tanto la Democrazia Cristiana degli anni ’60. Rinascita Riese ha il solo obiettivo di creare una alternativa a modelli vecchi, dove gli interessi della cittadinanza vengono subordinati alle scelte delle segreterie di partito, sacrificati sull’altare dell’arrivismo politico di chi fa della caccia alla poltrona ben retribuita il suo obiettivo principale. La verità è sempre rivoluzionaria, come diceva qualcuno, probabilmente sconosciuto ai DS, e proprio per quello fa male a chi preferirebbe un silenzio che desse il via libera ai soliti volponi
rio elba sala consiliare