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Due grandi chiazze oleose eliminate presso i litorali capoliveresi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 24 aprile 2003

A lanciare per primo l’allarme è stato un diportista che nella serata di mercoledì si era imbattuto, navigando nei pressi degli scogli dei Gemini, in uno specchio di mare non distante dalla spiaggia dell’Innamorata, in una chiazza di materiale oleoso molto compatto che proveniva da sud. Dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Portoferraio si spediva sul posto un’unità navale, mentre anche il Delegato di Spiaggia di Marina di Campo raggiungeva la chiazza a bordo di un mezzo privato messo a disposizione, e valutava in circa 1000 metri quadri l’estensione della macchia oleosa, molto preoccupante oltre che per la densità del materiale (evidentemente in mare da più giorni) per la sua vicinanza alla costa, dove avrebbe causato notevoli danni se fosse spiaggiata. Ma erano intanto calate la notte e non restava altro da fare che attendere la luce dell’alba e tenere sotto controllo la chiazza che era arrivata a non più di 100 metri dalla costa. Nell’operazione di sorveglianza veniva coinvolto anche il Comune di Capoliveri ed i Volontari della locale Protezione Civile che presidiavano la costa. Per fortuna il mare restava piatto per molte ore, poi in nottata si levava una leggera brezza da nord che allontanava un poco il catrame dalle coste elbane. Fatto giorno si dirigevano sulla macchia oleosa due mezzi disinquinanti della Società Castalia, il “Marea” da Portoferraio ed il “Gersy” da Piombino. La chiazza veniva quindi aspirata e dissolta, ma il lavoro dei rimorchiatori gialli continuava perché, nel frattempo un elicottero Koala della Marina Militare, che si era stato mandato a sorvolare la zona per individuare dall’alto tratti di mare ancora da ripulire, scopriva in una zona ancora più a sud un’altra chiazza della stessa dimensione della prima. I rimorchiatori della Castalia erano quindi impegnati su questo nuovo fronte, continuando ad operare finchè le condizioni di luce lo permettevano. E’ probabile che nella mattinata del 25 aprile le operazioni continuino per l’eliminazione dei residui oleosi, anche se la grande parte del lavoro è stato compiuto ed il più grave pericolo scongiurato.


marea capitaneria

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