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Barca in fiamme: si ricostruisce l'episodio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 02 agosto 2006

Mentre il relitto della barca di 33 metri sta ancora bruciando presso la costa portoferraiese raccogliamo gli elementi in nostro possesso cercando di ricostruire l'accaduto in maniera più puntuale di quanto si è potuto finora fare. Lo yacht, francese, aveva stazionato presso i cantieri ESAOM e si trovava nel pomeriggio di mercoledì 2 Agosto in navigazione a sud dell'Elba (non ad ovest come si era detto in un primo momento) al traverso di Marina di Campo con 8 persone a bordo, quando nel locale dei motori si è sviluppato un principio d'incendio. A quel punto il comandate ha chiuso i circuiti elettrici, isolato il locale e lanciato una richiesta di aiuto alla quale per primi hanno risposto i Carabinieri della Motovedetta CC 702 che si sono avvicinati al natante in difficoltà e l'hanno preso a rimorchio. Si è optato quindi per portare la grossa imbarcazione da diporto a Marciana Marina dove sarebbero giunti anche i Vigili del Fuoco ma nello scalo marinese la barca entrava senza accostare, poichè i pompieri giudicavano troppo rischioso compiere a terra le operazioni di spegnimento. Con il battello pneumatico della Capitaneria venivano fatte scendere 7 delle 8 persone (il motorista restava a bordo) mentre imbarcava una squadra dei Vigili del Fuoco. Lo Yacht era nel frattempo stato raggiunto anche da una barca di appoggio dei cantieri ESAOM che aveva scaricato a bordo degli estintori. L'obiettivo a quel punto era quello di abbattere il fuoco e di conducendo, sempre a rimorchio della mezzo navale dei Carabinieri e con la scorta della barca d'appoggio lo yacht fino ai cantieri ESAOM di Portoferraio. Sembrava che ciò fosse fattibile e la barca è stata seguita visivamente fino all'Enfola in buon assetto di navigazione. Non si vedeva niente altro che del fumo che pareva un residuo del primo fuoco, ma nelle ultime miglia evidentemente le fiamme sono scoppiate di nuovo e con estrema violenza, tanto che pompieri e motorista hanno dovuto allontanarsi dal mezzo essere recuperati da un'altro mezzo della Capitaneria e la CC 702 doveva mollare il cavo di rimorchio per abbandonare la barca alla deriva ed al suo bruciante destino che si sta ancora compiendo.


incendio barca 2

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