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Premio Strega 2006. Sandro Veronesi a Marciana Marina.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 03 agosto 2006

Anche per quest’anno, come ormai consueto nella prima settimana di agosto, all’Isola d’Elba si rinnova l’appuntamento con il vincitore del Premio Strega, giunto alla sua sessantesima edizione. Sandro Veronesi ha vinto il prestigioso premio grazie al libro “Caos calmo”, edito da Bompiani. Sabato 5 agosto, nella piazza della Chiesa di Marciana Marina, alle 21,45 il pubblico potrà conoscere meglio e incontrare lo scrittore pratese che salirà sul palco insieme al conduttore della serata: il giornalista Andrea Pancani, e poi ancora Ernesto Ferrero, scrittore ed egli stesso vincitore del Premio Strega nel 2000 con il libro “N”, il giornalista Attilio Giordano de “Il Venerdì di Repubblica”, la giornalista Terry Marocco e l’imprenditrice Maria Luisa Trussardi. Naturalmente sarà presente anche l’anima del premio: la dottoressa Anna Maria Rimoaldi, direttrice della Fondazione Bellonci e curatrice della manifestazione. Laureato in architettura a Firenze, dopo un’esperienza romana, decide di vivere a Prato insieme ai tre figli. La carriera di Sandro Veronesi è eclettica: scrittore, autore di rubriche culturali per radio e televisione, collaboratore di testate giornalistiche e riviste letterarie, traduttore di autori americani, sceneggiatore. Tra le sue opere letterarie ricordiamo “Per dove parte questo treno allegro” (Teoria – Tascabili Bompiani), “Gli sfiorati” (Mondatori), “Cronache italiane” (Mondatori), “Occhio per occhio. La pena di morte in quattro storie” (Mondatori), Venite venite B-52” (Feltrinelli), “Live” (Bompiani), “La forza del passato” (Bompiani), con cui ha vinto il Premio Viareggio L. Repaci e il Premio Campiello, “Ring City” (Disney Avventura), “Superalbo” (Bompiani), “No Man’s Land” (Bompiani), e, ultimo, “Caos calmo” (Bompiani). “Caos calmo”, stampato su carta riciclata, narra la storia di Pietro Paladini, un uomo realizzato dal punto di vista economico, lavorativo e affettivo ma che a quarantatrè anni diventa vedovo proprio nel momento in cui salva la vita a una donna che sta per affogare e resta solo con una figlia di dieci anni. Pietro allora va davanti la scuola della figlia e comincia a vedere le cose e le persone in un’ottica diversa, comincia per lui l’epoca del risveglio e scopre il lato oscuro degli altri, capi, colleghi, parenti e sconosciuti che soccombono di fronte alla sua incomprensibile calma, scoprendo un’umanità debole e sofferente che si meraviglia dinanzi alla quiete.


sandro veronesi

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