Un quarantenne portoferraiese due anni fa aveva venduto un auto, senza però registrare il passaggio di proprietà, ad un concittadino di 35 anni. Quest’ultimo gli aveva versato quanto pattuito meno tre milioni di vecchie lire, una sorta di cauzione per far fronte ad eventuali difetti di funzionamento dell’auto acquistata, che comunque si era impegnato a versare in una fase successiva. Ma i tre milioni passavano “in cavalleria” e il quarantenne escogitava una maniera un poco irrituale per giungere ad ottenere dall’ “amico” quanto gli era dovuto. Qualche giorno fa quando l’auto (di cui risultava ancora ufficialmente titolare) doveva essere oggetto di revisione l’ha ritirata dal suo debitore portandola in un’officina specializzata, ma al momento di restituirla a detto chiaramente che non lo avrebbe fatto finché non gli fosse stato pagato quanto ancora gli era dovuto: in valuta aggiornata 1.500 euro. L’altro prodagonista della vicenda non ha gradito molto l’imposizione, ha finto di accettare ma si è rivolto ai Carabinieri della Compagnia dell’Isola d’Elba per denunciare il fatto. Così è stato fissato un appuntamento con il creditore che aveva per spettatori celati anche i Militari dell’Arma che sono saltati fuori al momento opportuno (quello del passaggio del denaro). Il quarantenne è stato arrestato e condotto in caserma dove gli è stata notificata una denuncia per il non lieve reato di estorsione. Il Magistrato incaricato ha comunque disposto che l’uomo possa attendere a piede libero lo svolgersi del suo caso.
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