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Controcopertina: Goletta Verde e problemi dell´Arcipelago, uno è il porto marinese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 03 agosto 2006

PORTOFERRAIO (Livorno). La conferenza stampa per la presentazione dei dati di Goletta Verde è stata anche l´occasione per discute dei problemi ambientali dell´Arcipelago, a cominciare dal funzionametno degli scarichi fognari e degli impianti di depurazione. E la situazione non sembra rosea: delle 10 nuove condotte di scarico sottomarine previste 5 anni fa all´Elba, grazie a un finanziamento del ministero dell´ambiente, ne sono state allacciate 4 e una è in via di allacciamento, quella di Cavo (comune di Rio Marina). Dopo due anni di proteste di Legambiente e cittadini è in riparazione la condotta del Grigolo a Portoferraio, lesionata e obsoleta come la condotta di scarico di Procchio (Marciana) che, insieme a quelle di Marciana Marina, Porto Azzurro, Pomonte e S. Andrea, non è mai stata allacciata. Ma sono anche i porti turistici a preoccupare gli ambientalisti in particolare «il progetto di porto turistico da 572 posti proposto a Marciana Marina dalla società Mast di La Spezia -si legge in una nota di Goletta Verde - appare in netto contrasto con quanto previsto dal Piano dei porti e degli approdi turistici della regione Toscana, che prevede la realizzazione, all´interno del porto di Marciana Marina, di un approdo turistico per 350 posti barca. Tale proposta sconvolgerebbe completamente l´assetto paesaggistico di Marciana Marina, che da paese con un porto si trasformerebbe in un paese al servizio del porto, soggetto a modifiche paesaggistiche, ambientali e sociali insostenibili». Ma preoccupa anche il progetto di porto turistico a Rio Marina proposto dall´autorità portuale di Piombino che secondo Legambiente «avrà un impatto ambientale elevatissimo e sarà al servizio di un ecomostro, il villaggio Paese, una colata di cemento di ben 47500 mc.». Poi c´è il parco nazionale dell´Arcipelago toscano che dopo 10 anni «non è riuscito a crescere, a rappresentare quella occasione di sviluppo, che da sempre Legambiente sostiene. Un´area protetta che anziché avvicinarsi al territorio ha trascurato le isole minori. Parco che ha mantenuto inaccessibile, se non a qualche privilegiato, Montecristo, permesso un turismo incontrollato e l´ancoraggio selvaggio a Giannutri e non ha creato un rapporto istituzionale con le amministrazioni comunali permettendo così che al Giglio la trascorsa amministrazione arrivasse a disinteressarsi dei possibili finanziamenti. Il caso più eclatante è quello di Pianosa dove il Parco non esercita le sue funzioni e lo scontro istituzionale sta paralizzando ogni tipo di iniziativa per valorizzare quest´area, lasciando spazio a piccoli e grandi abusi e privilegi a terra e a mare». Il Cigno verde, dopo il fallimento dei primi due incontri tra Martini e Pecoraro Scanio torna a chiedere «al ministro dell´ambiente e al presidente della regione Toscana di trovare finalmente l´accordo per la nomina nell´Arcipelago di un presidente capace e che al più presto si scelga un direttivo del parco composto da persone che insieme al presidente riescano a rilanciare e far crescere il parco nazionale». Alla fine dell´incontro è stato consegnato il premio di Legambiente Goletta Verde "Io sono amico del mare" a Sergio Galli un albergatore di Fetovaia, fondatore e primo presidente del Consorzio «Costa del sole» che ha una forte connotazione ambientale e realizza guide ai sentieri del parco, e che da tre anni, insieme a Legambiente ha lanciato, Operazione Pancrazio per salvare le ultime piante di Giglio di mare (Pancratium maritimum). Recentemente il Consorzio ha lanciato una nuova iniziativa per far conoscere a turisti ed abitanti dell´Elba l´importanza della Posidonia oceanica, la pianta sottomarina essenziale per la difesa di alcuni ecosistemi marini e costieri. www.greenreport.it


Galli Goletta verde

Galli Goletta verde