La scelta di portare direttamente alla discussione del consiglio comunale le oltre 450 osservazioni al regolamento urbanistico portoferraiese con dettagliata analisi in aula e voto su ciascuna di esse era stata giudicata dagli stessi legali dell'Amministrazione Comunale come un scrupolo financo eccessivo nei confronti delle argomentazioni degli osservanti. Ma Peria e soci hanno tirato dritto nel tentativo di non lasciare appigli critici da parte dei soggetti ricorrenti nei confronti dell'iter seguito. Tutto ciò non ha comunque tacitato l'opposizione che ha in inizio di seduta ha sollevato altre eccezioni procedurali in merito a pareri che venivano definiti come acquisiti in ritardo, e quindi passibili di determinare illeggittimità degli atti. La discussione è proceduta con repliche e controrepliche finchè non si è iniziato a far sul serio, ragionando sulle risposte da dare agli osservanti esaminando quindi le diverse pratiche. Ma col procedere dei lavori emergeva un incontestabile errore della Giunta, quello di aver peccato di ottimismo pensando che una giornata di lavoro sarebbe stata sufficiente ad esaurire la "maratona Urbanistica" I rientri in aula del pomeriggio e della sera non sono infatti bastati che a smezzare la montagna di carte e la ripresa dei lavori di martedì sarà dedicata alla continuazione del lavoro di esame delle osservazioni e non sara dedicata agli altri punti (tra i quali resta e resterà come marchio, non esattamente di qualità, per la Giunta Peria e per le due che l'hanno preceduta) la condanna a morte del ex Capannone industriale, un reperto marcheologico-industriale che diventerà un ennesimo inutile anonimo palazzaccio.
Pratiche edilizie in Comune