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A Sciambere dei loro amici sbonzors

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 30 luglio 2006

In questi giorni tra le decine di locandine che tappezzano l'isola ce n'è una che riguarda uno spettacolo di operetta tenutosi a Rio Marina. Quasi tutti gli eventi hanno uno sponsor, generalmente locale (Moby, Banca dell'Elba ecc..) Nel caso in questione tra gli sponsor figurano Fintecna, Fincantieri e Alenia Whitehead. Facendo una ricerchina veloce tutti possono scoprire che uno degli "amici sbonzors" del guerresco ex-senatore (Alenia WhiteHead) è un produttore di armi! E non si tratta di fionde o cerbottane ma di siluri e missili anti sommergibile o anti nave....(www.whiteheadaleniasistemisubacquei.com per avere un'idea) Insomma roba che, in un colpo solo uccide decine di persone. Certo è che con un delle ultime forniture (50 siluri alla Malesia venduti a circa 25 milioni di euro) possono permettersi di sponsorizzare uno spettacolino locale. Ci chiediamo però se il piacere di qualche minuto che questi signori ci "regalano" non sia pesantemente soffocato dal dolore che questi signori, più o meno direttamente, provocano. Ma del resto ci sembra la naturale evoluzione di un processo cominciato tempo fa: dalla simpatia per un vecchio cannone arrugginito puntato, pateticamente, verso il "nemico" a quella per meno rugginosi e ben più letali missili. Ci chiediamo e chiediamo ai piaggesi se sia eticamente corretto accettare un "obolo insanguinato" se è opportuno consentire ai mercanti (più o meno rispettati) d'armi di mettere il loro raccapricciante bollino sulle nostre cose. Tanto per riequilibrare facciamo un omaggio musicale anche noi ai loro amici sbonzors, è una vecchia canzone di Robert Zinnermann (più noto, lo saprà anche l'assessore alla cultura di Rio Marina, come Bob Dylan) ormai considerato così politicamente corretto da aver cantato non solo per, ma addirittura accanto a Giovanni Paolo II°. Si chiama "Master of War" - signori della guerra - ve la proponiano nella traduzione di Tito Schipa Jr: Ehi voi mastri guerrai voi con i vostri cannoni con le vostre testate con i vostri aereoplani non c'è muro che basti non c'è scrivania io vi leggo nella testa come fosse la mia. Cosa avete inventato che non serva a disfare il mio mondo per voi è un giochetto banale mi passate un fucile poi correte al riparo e non c'è traccia di voi già dopo il primo sparo... E mi auguro che moriate e che moriate tra poco seguirò il vostro feretro in un pomeriggio opaco veglierò sui becchini che vi interrino correttamente e non me ne andrò senza essere certo che siate crepati veramente.


Bob Dylan

Bob Dylan