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A Sciambere dell'elettroencealogramma piatto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 28 luglio 2006

Quarantotto ore dopo il tremendo trauma l'elettroencefalogramma e sconsolatamente piatto, non una reazione, non una minima manifestazione di pensiero, occorrerà forse iniziare a prendere in considerazione la dolorosa necessità di staccare le macchine, magari dopo l'estremo atto di generosità della donazione degli organi trapiantabili in un altro corpo. E poi accettare la realtà per quella che è: il coma politico del centrosinistra elbano è irreversibile. Ancora una volta i nostri maggiorenti hanno compiuto un "viaggio della speranza" a Firenze-Lourdes con il risultato di farsi prendere per i fondelli del ritornare indietro con meno speranze di quelle che avevano in partenza e di accorgersi il giorno dopo da poche erano diventate nessuna. Quarantotto ore e chi reagisce all'incoerenze martiniane (una bella concertazione con il territorio quella per la nomina del presidente del PNAT, complimenti, neanche un autocrate di razza come il granduca di Toscana Vannino primo sarebbe stato capace di tanto) e alle matteolate pecorare (e scanie) è il Sindaco Bosi (che, udite udite, questa volta non ci pare avere affatto torto) è rinascita riese che oltre alla sua soddisfazione per lo stop dato a Schezzini esprime un po' pochino, ma almeno ha aperto bocca. I centrosinistrati politici ed amministratori ilvati rimangono suonati e silenti, come comparse a cui da Roma è stato imposto di tacere. Nei prossimi giorni potranno tornare utili per qualche bischerata, per occupare la fila delle autorità ad un premio giornalistico nazionale che gode della completa nazionale misconoscenza. Sarà il caso che ci diamo da fare per favorire la crescita di una nuova classe politica, questa ormai ce la siamo quasi ciccata.


elettroencefalo

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