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A sciambere del Parco, di Mary Poppins e degli asini che volano

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 27 luglio 2006

Esimio Direttore, questa volta sembra aver preso una leggera cantonata: riportando le voci dai sen fuggite dell’incontro tra il ministro dell’Ambiente e il presidente della Regione, ha fatto una cronaca parziale, omettendo di dire (o non avendo l’informazione) che il presidente Martini avrebbe fatto, a quanto dice il Tirreno, una sua proposta: l’ex Presidente della Provincia Frontera. Bisogna anche dire che è nulla in confronto della cantonata presa dalla solita TELELBA che ha riferito, male, quanto scritto da Greenreport dicendo che Martini avrebbe proposto a Pecoraro Scanio la Sindaca di Rio Elba Catalina Schezzini , mentre il Presidente della Regione, a quanto si legge, quella proposta dei sindaci elbani non se l’è nemmeno calcolata. Fatte queste bucce, credo sia meglio andare alla polpa ed al nocciolo di quanto è venuto fuori dall’incontro al vertice (o almeno quel che si vede). Il Presidente della Regione, dopo aver detto che non avrebbe mai proposto un politico e un amministratore, dopo aver detto che avrebbe coinvolto nella scelta tutte le Ammistrazioni e le comunità dell’Arcipelago Toscano, chiama il giorno prima i Sindaci di centrosinistra elbani a Firenze (e gli altri chi sono, i figli della serva?), quelli gli fanno una proposta che sembra fatta apposta per non poter essere accolta. Visto che Martini aveva detto (a ragione) che un Sindaco non poteva fare il Presidente del Parco Nazionale, fidando del fatto che lui aveva parlato al maschile, gli propongono una Sindaca. Lui prende atto della proposta, l’appallottola, la butta nel cestino, e propone Frontera, bravo eh, ma che di ambiente e parchi non mi sembra se ne sia mai occupato e che contraddice tutte le solenni prescrizioni dettate da Martini (e da Marchetti): è un politico, espressione di una scelta di partito e a quel partito organico ed, in più, si sistema su una poltrona disponibile un uomo al quale i Ds non hanno voluto trovare nessun’altra collocazione istituzionale. Trombato da tutto: Regione, Parlamento , Europa… lo mettiamo al Parco, tanto gli elbani mugugnano, ma poi digeriscono tutto! Perfino Barbetti. Si prospetta una scelta imposta a tavolino, tipo quella di Matteoli, ma con un filo di vaselina: così è più democratica e frizza meno! A proposito di digestione: che dire della proposta del Ministro? Mario Tozzi sarà anche un geologo di fama mondiale (si vede che il presidente del Parco deve essere uno minerario: Tanelli, Barbetti, ora Tozzi, fra cinq’anni un ex-minatore sardo….), un personaggio televisivo, un ambientalista del WWF, ma che c’incastra col Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, che ne sa del casino politico, amministrativo, gestionale dell’Arcipelago e della storia del Parco? Ve lo immaginate Tozzi alla Comunità del Parco, in quel gorillaio? Dovrà portarsi dietro il dinosaurino Ciro per difendersi da una Catalina Schezzini col dente avvelenato. Ma forse il dinosauro antisommossa ce l’ha già se, come Lei rivela, l’accessorio ministeriale obbligatorio, il fossile seppellito dal Professor Tanelli e rimesso in vita da Pecoraro, sarà l’ex (nuovo) Direttore Martino. Anche se va detto che almeno ci sarebbe qualcuno che conosce un po’ il Parco, e potrebbe far comodo, visto che Tozzi sarà in giro per il mondo con Ciro a riprendere la falda di Sant’Andrea e l’eruzione dell’Etna… Moraletta: la vicenda, se è davvero così come la raccontate voi gazzettieri, dimostra diverse cose (anzi le ribadisce) i sindaci elbani non contano una mazza; il centro-sinistra elbano è un ectoplasma senza uomini, proposte sensate e peso contrattuale; i verdi nazionali se ne sbattono le palle delle proposte degli ambientalisti elbani che non erano poi male, visto che si trattava di persone capaci come Marino Garfagnoli e Umberto Mazzantini (che siccome sono bravi è bene che non facciano il presidente, rischiano di farlo bene!. Così il veto di Marchetti ad un ambientalista elbano porterà probabilmente alla nomina di un ambientalista Romano e pure molto più "fondamentalista", obiettivo raggiunto! Ma la cosa più grave è che tutte le promesse, tutti i criteri, tutte le assicurazioni sul nuovo Presidente fatte da Martini e dal Commissario Carugno per conto del Ministro (coinvolgimento delle comunità locali, non sarà un amichetto del Ministro o del Presidente della Regione, non sarà un politico, non sarà un amministratore, sarà uno che conosce il Parco, la scelta dovrà essere condivisa…), ancora una volta erano, appunto, solo promesse: i sindaci elbani sono come i bambini, basta mandargli Mary Poppins e loro rimangono incantati a guardare gli asini che volano. Erano promesse, scambiabili, magari, con l’ok di Pecoraro al rigassificatore livornese a al presidente di qualche altro parco sperso nelle montagne. Complimenti alla sinistra elbana per la tenacia e la forza con cui chiede il rispetto dei patti, e auguri al Parco! Tiro Fisso 6 Dobbiamo a lei ed ai nostri lettori una spiegazione, ci eravamo avventurati stendendo il pezzo a cui si riferisce in un contorto procedere logico nel quale spiegavamo il perchè della nostra non condivisione della proposta Frontera ribadendo però al tempo stesso che consideravamo l'ex (rimpiantissimo) presidente della Provincia in assoluto la migliore tra le intelligenze inutilizzate da un partito come quello dei DS toscani che pure ultimamente ha affidato importanti incarichi a svariate mezze calzette. Solo che alla fine ne era risultato un pippettone così sterminato che al confronto un intervento di Pino Coluccia sembrava una di quelle liriche cinesi che si scrivono con cinque ideogrammi. Abbiamo cominciato a scorciare e tagliare finchè taglia che ti taglia, abbiamo senza accorgercene tagliato insieme al commento pure la notizia. Non trattavasi quindi di censura ma di (speriamo temporaneo) rincoglionimento Per il resto - dopo le "cenciate fiorentine" prese nella bocca in rappresentanza del popolo elbano dai nostri amministratori; - dopo aver visto lo Scanio comportarsi decisamente da Pecoraro, con la stessa arroganza istituzionale di chi lo ha preceduto nella carica di Ministro dell'Ambiente, - dopo aver affermato che se fossimo stati iscritti al partito dei Verdi avremmo restituito la tessera a chi di dovere però "a coriandoli", non possiamo che concordare con lei sulla collettiva figuretta rimediata da politici e amministratori dell'Elba, che ora non hanno più il coraggio di fiatare e restano a destra ed a sinistra appecorinati in preoccupata attesa dello svolgersi degli eventi


Mary Poppins

Mary Poppins