Un brutto incidente per un giovane turista il quindicenne V.E. abitante a Giussano nel milanese che si trovava con la famiglia da qualche giorno in vacanza all'Elba. Alle 11.30 il ragazzo che era sulla spiaggia della Biodola insieme ad alcuni coetanei si è lanciato in acqua con un tuffo acrobatico, la classica "capriola" non valutando che il fondale misurava nel punto in cui toccava l'acqua solo pochi centimetri. L'urto con il fondale sabbioso era terribile, soprattutto per la violenta torsione del collo subita dal ragazzo che cercava di riguadagnare terra ma perdeva i sensi e si accasciava sulla battigia, dove accorrevano in suo soccorso, insieme agli amici che avevano assistito al disgraziato tuffo, un bagnino di un vicino stabilimento ed un medico (un primario ospedaliero fiorentino) che casualmente si trovava a pochi metri dal teatro dell'incidente. Subito è comunque apparsa chiara la gravità del trauma spinale sofferto dal giovane che non riusciva a muovere alcuno dei quattro arti e che veniva trasportato dai Volontari della Croce Verde all'ospedale di Portoferraio. La TAC a cui il giovane lombardo veniva sottoposto nel nosocomio isolano evidenziava purtroppo con i seri danni che aveva patito con la frattura della terza e della quarta vertebra vervicale la necessità di un suo immediato trasferimento presso l'Unità Spinale del C.T.O. di Firenze. Unica nota positiva, al momento di decollare dall'Elba a Bordo del Pegaso2 alle ore 15.30, le condizioni di V.E. sembravano migliorare lievemente con un parziale recupero della sensibilità dei suoi arti superiori. E sarebbe toccato ancora all'elicottero del servizio 118 chiudere, in tarda serata un lunedì decisamente nero per l'isola con il prelievo dall'aeroporto di la Pila un anziano signore che aveva subito a seguito di una caduta un forte trauma facciale. Prima e tra i due voli del Pegaso uno stillicidio di altri episodi che hanno messo sotto pressione la macchina dell'emergenza sanitaria ed in particolare i volontari della Croce Verde di Portoferraio che questa settimana è di turno diurno. A loro è toccato il compito di accompagnare (nel caso via traghetto e via terra) a Livorno un uome che si era abbastanza seriamente ustionata al volto e ad un braccio. Tralasciando poi gli interventi per i benigni malori causati dall'alta temperatura, le autoambulanze sono state chiamate all'uscita per altri eventi traumatici, tra questi quello di un motociclista autore intorno alle ore 16 di un fuoristrada in località Prunini, sulla provinciale dell'Enfola, che rischiava peraltro di andare incontro ad uno shock emorragico per la copiosa quantità di sangue che aveva perso. Nel primo pomeriggio si era soccorsa e ricoverata in ospedale, una sessantaduenne signora che si era ferita cadendo a terra nei pressi delle Giaie.
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