Per questa volta Andrea Monaci, ormeggiatore portuale, se l’è cavata con una prognosi di 8 giorni, ma il punto in cui è caduto di motorino mentre stava raggiungendo il traghetto delle 18,50 è molto critico. Si tratta dell’uscita della nuova biglietteria Toremar nel palazzo ex Cromo film, quasi al termine del rettilineo di Calata Italia. Ci sono le strisce pedonali ma non c’è marciapiedi, perciò spesso le auto che transitano si trovano improvvisamente davanti le persone che escono velocemente dal palazzo con il biglietto in mano per dirigersi ai moli. Mercoledì pomeriggio un’auto ha dovuto frenare bruscamente, così come Monaci che, vista la strada ristretta a sinistra dal cordolo in cemento, ha dovuto sterzare a destra verso il muro, finendo a terra. L'ormeggiatore si è procurato alcuni ematomi e una sospetta lesione del menisco, ma ci tiene soprattutto a far rilevare la pericolosità del tratto stradale: “E’ un punto critico non solo per chi lavora ma anche per gli utenti, quando passano grossi camion occupano tutto quanto lo spazio. Andrebbe perlomeno allargato il tratto di strada”. Per capire quanto sia però burocraticamente complicato intervenire nei pressi della zona portuale basti pensare alla segnaletica orizzontale. Se si guarda la strada sulla carreggiata di sinistra (verso il mare) ci sono le strisce disegnate di fresco, nella carreggiata di destra no. Questo perché una parte della strada è di competenza della port autorithy e l’altra del comune. Una curiosità. Ma le strisce pedonali che attraversano le due corsie chi le ha disegnate?
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