E’ di questi giorni la notizia riportata sui quotidiani dell’iniziativa intrapresa dall’On. Silvia Velo, ds, ed altri che sembrano aver preso a cuore il problema dei trasporti marittimi. Lodevole l’impegno, ma sicuramente discutibile l’approccio all’argomento: l’Onorevole vuole estendere i “vantaggi” dei residenti sulle isole a soggetti che, residenti in Piombino e, Val di Cornia in generale, vi si recano saltuariamente. I residenti nella maggiore delle Isole dell’Arcipelago, l’Elba, da anni lamentano la disparità di trattamento rispetto agli abitanti della terra ferma; ricordiamo che il cittadino elbano che si reca in terraferma spende, solo per iniziare un viaggio che può essere sì per piacere, ma anche per lavoro o motivi di salute o per usufruire di servizi che qui all’Elba non esistono, circa 45,00 euro a cui, oggi, si aggiunge il costo del diritto di prenotazione. I generi di prima necessità, causa il trasporto marittimo, hanno un prezzo diverso rispetto alla realtà continentale; per la nostra realtà insulare molti servizi sono costosi, carenti o addirittura inesistenti; in altre parole, la vita di un isolano è più cara ed avara di servizi. Caro onorevole quello che mi domando è se non sarebbe stato più opportuno, anziché rischiare di innescare una lotta tra poveri, affrontate l’argomento nella sua realtà: vorremo sentir parlare di continuità territoriale o addirittura di isole come realtà metropolitane dove i costi dei trasporti, di luce, acqua, gas e quant’altro siano gli stessi della terra ferma. La sua presa di posizione, all’Elba, è suonata più come uno sparuto interesse di parte che fa seguito ad innumerevoli interventi che, nel tempo, hanno fatto sentire gli isolani sempre più isolati . Spero sia possibile correggere il tiro e soprattutto che ad aiutarla nell’intento siano i nostri Sindaci , guidati dal Sindaco Dr. Peria, in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Elba ed il Presidente della Comunità Montana che, rompendo un silenzio assordante, si facciano portatori dei nostri interessi individuando i percorsi necessari, in questo caso, non per offrirci dei vantaggi, ma per cercare di diminuire i disagi.
Panasia Toremar Piombino