I rottami dell'aereo precipitato ai Marmi sono, nel momento in cui stendiamo questo articolo in viaggio per Portoferraio, con l'assistenza dei Vigili del Fuoco, saranno temporaneamente ospitati in un capannone di un cantiere nautico che ha fornito la sua disponibilità, è probabile che su di essi vengano effettuate delle verifiche tecniche oltre quelle già espletate lunedì dal perito della Associazione nazionale per la sicurezza del volo, e martedì dai consulenti della Procura livornese. Contemporaneamente stanno terminando gli esami autoptici sulle salme del dottor Fricke e del figlio maggiore, Giulio, pilota e co-pilota dell'aereo precipitato domenica per stabilire le condizioni fisiche nelle quali si trovavano i due al momento della tragedia, i risultati delle analisi condotte dalla Dott.ssa Susanna Gamba presso l'ospedale portoferraiese non saranno immediatamente diponibili ma sentite le numerose testimonianze resta difficile pensare ad una componente umana nelle cause dell'incidente. Per ultimo abbiamo sentito un agricoltore portoferraiese che ha un'azienda ai Marmi: Sergio Polastri che è stato il primo ad accorrere verso l'aereo caduto perchè stava lavorando a poche decine di metri dal punto dell'impatto. Polastri ci ha confermato tutte le note circostanze, il fumo che usciva dall'aereo la disperata strettissima virata a sinistra il motore che si ammutoliva e l'impatto tremendo con il terreno con l'ala sinistra ed il muso. "Se fosse riuscito a tenere su l'ala - dice Polastri - si sarebbero salvati perchè sarebbero planati sulle vigne" Ma l'agricoltore ha da aggiungere una sua considerazione: "Oltre questo incidente e a quello che lo ha causato, io credo che non dovrebbero consentire comunque il decollo in direzione nord, ne vedo molti di aerei, specie quelli più piccoli e meno potenti prendere quota faticosamente passando molto bassi sopra le case che ci sono nella zona". Intanto si è riunita all'Elba la parte superstite della famiglia Fricke la signora Marina che è italiana, nata a Roma ed è anch'essa medico (con specializzazioni in pediatria e psichiatria) ed il figlio Luca 20 anni, che aveva accompagnato i cinque in aeroporto e si era allontanato ignaro di quello che stava capitando al padre ed ai fratelli. I tre Fricke deceduti, si è appreso, saranno probabilmente cremati a Livorno, mentre i resti di Valerie la ragazza saranno trasportati in Germania, ancora non è dato sapere cosa sarà della salma del piccolo Charité, il dodicenne dello Sri Lanka che il dottore di Medici Senza Frontiere aveva portato con sé per la vacanza con i tre figli, una vacanza terminata orrendamente in una vigna ai Marmi
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