Gentile Direttore, in riferimento ai Vs. articoli dei giorni passati mi duole constatare che nell'ambito riconoscimento di Legambiente all'Intercomunale di Protezione Civile Elba Occidentale, sono sate spese poche parole a favore di una persona in particolare. Lo so, non è il momento di soffermarsi su chi fa più di altri, però forse è arrivato il momento di evidenziare che il responsabile tecnico dell'Ente di cui sopra, sig. Silvano Mortula, ha dato un contributo essenziale al raggiungimento di tale traguardo. Sono un volontario che ormai da anni partecipa alle varie manifestazioni organizzate dal sig. Mortula, tanto da aver notato (e chi non lo avrebbe potuto notare) il cambiamento di rotta avvenuta negli ultimi anni. Prima che arrivasse l'attuale responsabile il gruppo si era ridotto ad una manciata di volenterosi uomini poveri di mezzi, ma non di spirito di sacrificio e senso del dovere; con la nomina di cui sopra si è passati dal gruppo comunale al gruppo intercomunale, da pochi iscritti a quasi 200 volontari, da un'organizzazione fondata da due vecchie jeep (rugginose e poco efficienti) ad un parco macchine dignitoso (seppur ancora insufficiente), da una vecchia stanza ad una vera e propria sede con tanto di sala operativa, sala riunioni, ecc., sono stati istallati ponti radio su tutto il suolo intercomunale, con evidenti difficoltà dovute alla conformazione del territorio (basti pensare alla vetta del Capanne), da poche tute ex-operaio della provincia a del vestiario specifico per la lotta agli incendi, da volonterosi a veri e propri operatori del fuoco, con abilità tecniche di tutto rispetto, corsi di primo soccorso, soccorso in montagna, ecc. e quante altre cose ancora!!! Tutto questo è stato possibile grazie al Comune di Campo nell'Elba (giustamente indicato capofila) che ha creduto nel progetto del sig. Mortula di fondare un ente comprensoriale che fosse in grado di unire realtà così simili tra i vari comuni interessati e della Regione Toscana importante finanziatore del progetto, ma soprattutto ai volontari che si adoperano per qualsiasi tipo di necessità ed urgenza (non ultima l'incendio della ditta Comel), volontari che però senza l'abile guida di Gianmario Gentini e Silvano Mortula poco sarebbero andati lontano (dal punto di vista organizzativo, si intende!!!), è come un esercito senza ufficiali, allo sbando, senza guida, una Caporetto continua; adesso invece no, tutto è organizzato alla perfezione, dal più piccolo particolare alle cose più evidenti. Nel 2001 (mi pare) al sig. Mortula è stato proposto di occuparsi del servizio di Protezione civile, un incarico nuovo, una materia sconosciuta, soprattutto per chi si occupava da sempre di altro; all'inizio la sede dell'ufficio di Protezione civile era a Sighello (per chi non è di Campo è quel gruppetto di case sulla collinetta prima di arrivare a La Pila), in una casa colonica abilmente restaurata con tante fatiche civile abitazione del responsabile. Il computer era suo personale, i costi dell'energia elettrica, del riscaldamento, del telefono, di internet, tutti a carico suo, l'ufficio era aperto dalle cinque del pomeriggio (dopo 8 ore già passate dietro la scrivania dell'ufficio dei Vigili Urbani) fino a notte inoltrata (non è tanto per dire, vi faceva le 3, a volte anche le 4), tutto questo non per compensi faraonici ma solo per il carattere, la natura della persona, sempre pronta a dare una mano quando ve ne fosse stata la necessità. Dopo qualche mese l'amministrazione comunale gli propose di fare un corso organizzato dalla regione per la formazione tecnico - pratica di figure altamente qualificate nel settore delle emergenze di qualsiasi tipo (come del resto lo sono le competenze della Protezione Civile), gli spiegarono che era un'occasione unica anche perché il corso era gratuito mentre per gli anni successivi in parte sarebbe stato a carico del Comune che non poteva permettersi il costo. Iniziò quindi una gara contro il tempo, più volte a settimana prendeva la prima nave per andare a lezione in quel di Prato per poi tornare in tarda sera a casa, tutto questo mentre doveva portare avanti il proprio lavoro di Vigile Urbano, fatto sta che dopo quasi un anno, alla fine del corso, si era talmente appassionato a tale materia che decise di chiedere il trasferimento definitivo nell'ufficio di La Pila (attuale sede del Gruppo). Chiamarlo ufficio è un pò una forzatura visto lo stato di abbandono dello stesso, ma poco importava, venne completamente ristrutturato (anche con l'aiuto dei volontari), durante i lavori era talmente fiero che portava le persone a vedere lo stato di avanzamento e a ciascuno illustrava come sarebbe stata l'opera una volta ultimata. Durante l'opera di ristrutturazione dell'ufficio c'era da riorganizzare il gruppo, il lavoro, ecc. ma nel frattempo ci fu la prima grande emergenza, l'alluvione del 2002, si dovevano organizzare i soccorsi, a detta di tutti efficientissimi. Negli anni seguenti diversi incendi hanno caratterizzato le caldi estati alle pendici del Capanne, emergenze che hanno portato i volontari sugli scudi nella battaglia contro gli incendi, vinta soltantanto oggi grazie alla prevenzione, fondata sulla capillarità dei controlli e sulle sortite delle squadre A.I.B. Tutto questo per dire che tutti si impegnano ma alcuni hanno un merito aggiunto che va necessariamente riconosciuto, questo signore lavora senza sosta 12 ore al giorno (molte volte si protrae alla sera dopocena con riunioni e cose varie), 6 giorni su 7, non prende un giorno di ferie per il lavoro che ha da svolgere (gli servirebbe un aiuto poveraccio), perché ha paura che in sua assenza possa verificarsi un'emergenza e di non poter essere lì a fronteggiarla. Caro Direttore, conosco la Sua sensibilità a storie di questo tipo e per questo mi sono permesso di raccontarLe questa vicenda che mi piacerebbe rendesse pubblica con un articolo dei suoi, belli, d'effetto, direi quasi romantici, se vuole avere la conferma dei fatti può chiedere a Gianmario o può recarsi in qualsiasi momento del giorno a La Pila, penso sia ora di dare onore ad una persona che se lo merita abbondantemente, non voglio di certo inluenzarLa, ma mi parrebbe carino.
Mortula Silvano
Gian Mario Gentini
Silvano Mortula 2