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Boschi elbani a rischio: Farfalle di Lymantria Dispar segnalate anche a Portoferraio.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 16 luglio 2006

Dopo la devastazione provocata dai bruchi della Lymantria Dispar nei lecceti nel versante orientale dell’Elba, è suonato come un campanello d'allarme che spinto molte persone a guardare in modo più attento tutto ciò che svolazza nei boschi. E purtroppo le notizie non sono buone. Segnalazioni di avvistamento di farfalle di Lymantria Dispar ci sono giunte da Santo Stefano e un Val di Piano, due località che si toccano nel comune di Portoferraio. A Val di Piano è sto possibile catturare e fotografare da vicino un esemplare questa dannosa falena Le immagini sono state inviate al Corpo Forestale ello Stato, all'Arsia e al Dottor Leonardo Dapporto, esperto di lepidotteri. «Dall’Arsia, l’agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale, alla quale vanno segnalati tutti gli avvistamenti di Lymantria, non ci è ancora pervenuto nessun riscontro – spiega Ornella Casnati di Legambiente Arcipelago Toscano - , la Forestale ha riconosciuto nell'esemplare fotografato una Lymantria, anche se non ha la certezza che sia la Dispar e per il Dottor Dapporto non ci sono dubbi sull'identificazione: si tratta proprio di un adulto del lepidottero defoliatore» . Mentre le femmine di Lymantria dispar non volano, i maschi vengono definiti ottimi volatori: i loro spostamenti rapidi e frenetici rendono praticamente impossibile determinare la specie in volo. Infaticabili e sempre alla ricerca di una femmina da fecondare, si posano molto raramente per fuggire al minimo rumore. Forse per questa ragione a volte passano inosservate per anni. E, purtroppo, vista la facilità con la quale il bruco della Lymantria si propaga, facendosi trasportare dal vento o, più sovente, attaccandosi alle auto e la vicinanza delle due località alle zone già pesantemente attaccate, l’arrivo della processionaria nei boschi di Portoferraio sembra molto probabile. L'infestazione della Lymantria dispar non sembra al momento aver causato danni nei boschi di Santo Stefano e Val di Piano, ma vista la presenza di un gran numero di lecci e sughere di gran pregio forse sarebbe il caso di considerare queste zone a alto rischio e di intervenire prima che il danno sia irreparabile. L' ARLA Agence de Règlementation de la Lutte Antiparasitaire (Canada), da alcuni utili consigli sulla lotta "fisica" che il singolo cittadino può fare per difendere le proprie piante: -cercare le uova che si possono trovare non solo sui tronchi degli alberi, ma anche nascoste sotto i rami, su una recinzione in legno, sulla legna da ardere persino sotto alle grondaie. Vanno raschiate con un coltello e gettate in un secchio con acqua e candeggina o ammoniaca. -in caso di presenza di bruchi su un tronco si può preparare una trappola con un pezzo di juta: si deve passare intorno al tronco infestato a un metro e mezzo circa dal basso, legarlo con una corda a metà e ripiegarne una parte sull'altra (come fosse una gonna). Le larve che temono il caldo vanno a rifugiarsi nel "sacco" e alla fine della giornata basta svuotare il sacco. Accorgimenti che comunque sono utili per qualche albero, non certo per un bosco intero. Occorre stare anche attenti a non coinvolgere nei trattamenti le altre numerose specie di farfalle presenti all’Elba.


Lymentria farfall

Lymentria farfall

lymantria focolaio

lymantria focolaio

lymantria rid

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