Si inaugura oggi a Firenze, presso lo show room DNA – Designers Network Alliance, una mostra del fotografo elbano Andrea Lunghi, a un anno di distanza dalla sua prima personale presso l’Eremo di Santa Caterina a Rio nell’Elba. Firenze è una città molto cara a Lunghi: da qui è iniziato il percorso creativo e qui ha vissuto per un lungo periodo. In questa occasione verranno presentate al pubblico fiorentino ventuno opere che hanno come soggetto la città. Un viaggio all’interno dei centri storici di alcune delle più importanti realtà urbane italiane, ma anche un viaggio nelle “realtà visionarie” dell’artista. Un percorso in bilico tra astrazione, composizione grafica e rigore geometrico. “Le mie foto sono il frutto dei tempi moderni”, sostiene l’artista, “prima di trovare ispirazione dalla fotografia stessa o dalla pittura, traggo spunti dal cinema ma soprattutto dalla musica. Il mio lavoro ha connotati critici; è una denuncia verso le scellerate scelte urbanistiche delle nostre città. Passeggiare nelle nostre periferie o semplicemente attraversarle in auto è indubbiamente opprimente e disorientante. Le nostre periferie sono “ interscambiabili ”, edificazioni per automi: ciò che è stato costruito non è una naturale evoluzione della città ma piuttosto assemblaggio di pezzi standard; ogni connotato autoctono si è smaterializzato; si è verificata una amnesia di massa. Da qui l’esigenza di ritrovare equilibrio e senso civico – nella sua accezione più alta – all’interno delle nostre città. Centri urbani che da sempre nei secoli sono stati esempio di civiltà e genius loci, luoghi dove si respira la storia e dove si leggono le storie, luoghi che ad ogni angolo rivelano un vissuto diverso, una straordinaria sorpresa, sovrapposizioni di stili e secoli diversi, luoghi metafisici capaci di emozionare”. Quando chiediamo al fotografo che cosa si aspetta da questa nuova esperienza fiorentina la sua risposta è immediata : “Niente di più di quello che è; un nuovo banco di prova, un nuovo esame. Sono impaziente di cogliere l’impatto che le mie immagini hanno su un nuovo pubblico: e’ un nuovo stimolo per capire se quello che faccio, quello che rappresento, riesca e suscitare sentimenti e emozioni non necessariamente positivi ma anche di disagio o inquietudine”. La mostra verrà inaugurata Giovedì 13 Luglio nello spazio espositivo del DNA in via Pietrapiana 32; luogo suggestivo, nel cuore del centro storico fiorentino, all’interno di un palazzo cinquecentesco da poco convertito a show room.
precario