Una storia di gelosia e cazzotti fuori da un pub di Rio Marina è stata interrotta dall'intervento dei Carabinieri prima che prendesse una piega ancor più pesante. V.G. un ventiquattrenne di origine siciliana ma da tempo residente con la famiglia a Rio nell'Elba, era entrato nel locale piaggese nella notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 Luglio, e vi aveva subito scorto una sua ex-fidanzata in compagnia di alcuni amici. Il V.G. cominciava a dare segni di insofferenza, ed usciva volontariamente dal locale come per andare a sbollire un attacco di gelosia, ma quando poco dopo dal pub usciva uno dei giovani che era insieme alla sua ex, il siciliano lo aggrediva procurando tra l'altro un trauma cranico che sarebbe stato poi giudicato guaribile in 7 giorni. Identico trattamento il focosissimo giovane riservava ad un altro ragazzo riese intervenuto con intenti pacificatori. Anche lui veniva colpito dal fidanzato deluso che si allontanava con la sua auto, ma solo per qualche minuto, perchè raggiunta la sua abitazione ed impossessatosi del fucile da caccia del padre, sistemava l'arma (un calibro 12) sul sedile posteriore dell'autp si dirigeva di nuovo verso Rio Marina. Per fortuna le precedenti performance pugilistiche del giovane erano state segnalate ai Carabinieri, che erano giunti nei pressi del locale e stavano raccogliendo elementi su quanto era accaduto. Vista avvicire l'auto del giovane, constatato che egli aveva a bordo il fucile, i Carabinieri lo traevano in arresto e lo conducevano in caserma finendo per costentargli una denuncia alla Procura della Repubblica per porto abusivo di armi da fuoco, minacce e lesioni. Il Magistrato ha pure disposto che il V.G. rimanga in regime di arresti presso il suo domicilio fino al processo che sarà celebrato con rito direttissimo probabilmente già nella mattinata di Sabato 15 Luglio.
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