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Bandiere

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 12 luglio 2006

Caro Sergio, ho letto quel conato di vomito del buon Antonio M. sulle bandiere rosse che, oltre che essere offensivo per chi come noi conosce un po’ di storia del movimento operaio, svela anche un’ignoranza abissale, questa si, ormai, il vero ed esibito vessillo della destra italiana. Se invece di parlare di marchese e mestruazioni il nostro infelice patriota avesse letto qualche libro e studiato un po’ di storia avrebbe saputo che era rosso (e oro, proprio come le bandiere comuniste!) il Vexillum dell’impero Romano tanto caro al patriottico Mussolini, era rosso il Montjoie, la bandiera di battaglia di Carlomagno, più o meno l’inventore dell’Europa, che rossa era, basterebbe sapere un goccio di francese e conoscere la Marsigliese - l'étendard sanglant est levé! -, la bandiera della rivoluzione francese che ci ha dato la moderna democrazia e i diritti dell’uomo, ed era purtroppo rossa perfino la bandiera dei nazionalsocialisti tedeschi che disprezzavano, imprigionavano, ammazzavano e torturavano i rossi, tutti: socialisti, socialdemocratici, comunisti, spartachisti e Trotzkisti. Era addirittura rossa la bandiera della Falange spagnola e del generale franco che soffocò nel sangue e nei primi bombardamenti aerei dei suoi camerati fascisti e nazisti la repubblica democratica di Spagna. Ma rossa era anche l’orifiamma dei cattolicissimi imperatori e re di Francia e un terzo di rosso rimase anche nella bandiera repubblicana francese - blu, bianca e rossa – copiata pari pari, nel finire del ‘700, dai nostri rivoluzionari e carbonari italiani che tolsero solo il blu e misero il verde, altro colore che, mi sa, non deve piacere molto al buon Antonio M. E quel rosso vuole rappresentare il sangue versato per la patria (e nelle bandiere rivoluzionarie per la causa socialista), quella stessa patria alla quale il buon Antonio M. crede di inneggiare sputando addosso ad un pezzo della sua patria, della sua storia, del suo popolo e della sua bandiera. Ma ci troviamo probabilmente di fronte a strani patrioti italici, tipo quelli che per festeggiare la vittoria dell’Italia vanno a smerdare di svastiche naziste le porte e le tombe di altri italiani di religione ebraica o che festeggiano la vittoria degli italiani esibendo croci celtiche, che sarebbe come festeggiare la vittoria dei tedeschi sventolando la bandiera del regno delle due Sicilie. Ci troviamo di fronte ad un patriottismo straccione, esibizionista, ignorante ed ingordo, all’italietta opportunista titillata dal paternalismo fascista e dall’eterno mammismo qualunquista, al nuovo razzismo padano. Io non so se, pur essendo di sinistra, posso avere la patente di patriota e non ci tengo nemmeno, ma credo che sia un patriota chi rispetta le leggi della Repubblica Italiana, chi paga le tasse della Repubblica Italiana, chi difende le bellezze e l’ambiente della Repubblica Italiana, chi ama la costituzione della repubblica italiana che all’articolo 11 dice che l’Italia “ripudia la guerra”, chi quella costituzione l’ha difesa con un bel No qualche giorno fa e ogni 25 aprile, primo maggio e 2 giugno ricorda le feste laiche, e anche un po’ rosse, che ci hanno dato Democrazia, Diritti dei lavoratori e Repubblica. So anche una cosa, che se avessero vinto gli altri, non i partigiani italiani e i russi che sono entrati a Berlino con le bandiere rosse, lasciando una scia sanguinante di venti milioni di caduti sovietici, forse non avremmo ancora questa democrazia e il patriottico re di questa Italia senza rosso sarebbe quel patetico puttaniere corrotto e corruttore di Vittorio Emanuele di Savoia e il principe reggente suo figlio Olivolì. Io non sono uscito a festeggiare con le bandiere tricolori o rosse, ma ero contento quando ho visto i nostri campioni del mondo ricevuti da Prodi, ero contento perché pensavo a quanto dovevano rodersi il patriottico Berlusconi e tutti i patrioti amici suoi. E oggi, che ho visto il patriota – ex socialista di sinistra - piduista Cicchitto blaterare sconsolato di strumentalizzazione, ci ho goduto anche di più. p.s. Forse il buon Antonio M. dovrebbe provare, se ce la fa, passata l’eccitazione e calato il testosterone, riflettere su un’altra cosa: nel 1982 l’Italia vinse i campionati del mondo con un Presidente della Repubblica che si chiamava Sandro Pertini, un socialista di sinistra, un partigiano integerrimo che di bandiere rosse e galere fasciste se ne intendeva, uno che accompagnò Berlinguer al cimitero dicendo di aver perso un figlio; nel 2006 l’Italia ha vinto i campionati del Mondo e presidente è Giorgio Napolitano, un ex Comunista eletto più volte sotto il simbolo della bandiera rossa con la falce e martello e che milita in un partito, i Ds, che hanno ancora una bandiera rossa… forse, oltre a beneficiare stavolta anche dell’ormai proverbiale culo di Prodi, bisogna proprio avere un presidente della Repubblica di sinistra per vincere i Mondiali, con Berlusconi e le bandiere bianco-celesti di Fini, dopo la corea del Sud ci avrebbe buttato fuori l’Australia!


Tricolori mondiale

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