Commento al fondo de LISOLA del 13.06.06 Cara Cristina Ho letto , sia pure con ritardo, il Tuo fondo pubblicato ne Lisola del 13 giugno. Si conclude con queste parole : “ Quanto a certezze, aspettiamo fiduciosi che venga sciolto definitivamente il nodo degli organi di governo del Parco nazionale, che a dieci anni dall’istituzione ancora ha da dimostrare le sue potenzialità “ . Al riguardo, avendo avuto l’ onore di presiedere il Parco nel suo primo quinquennio di attività governato dagli organi ordinari previsti dalla Legge ( Presidente, Consiglio Direttivo, Comunità del Parco, Collegio dei Revisori dei conti), e per le responsabilità che tale ufficio comporta nei riguardi della Comunità e delle Persone che governarono e operarono nel Parco e per il Parco Ti trasmetto in allegato un breve pro-memoria . In esso sono sintetizzati, con tutti i limiti e le imprecisioni delle sintesi , i “ fatti “ del PNAT nei suoi anni di gestione ordinaria , come risultano dagli atti ufficiali ampiamente a suo tempo diffusi dagli organi di informazione, ivi compresa Lisola. Che non ha fatto mai mancare le sue attenzioni alla vita e alla gestione dell’ Ente. Penso sia un bisogno etico e culturale comune, non cancellare od omologare la memoria , nel superiore interesse dei valori di tutela e conservazione che il Parco deve difendere , e delle opportunità che è in grado di offrire al tessuto produttivo , sociale ed istituzionale dell’Elba e dell’ Arcipelago tutto, in termini di sviluppo compatibile e sostenibile. Uno sviluppo che come tutti sappiamo è imperniato sul turismo, che trova nella natura dell’Arcipelago , e nella qualità della domanda e dell’offerta, il suo capitale ed il suo futuro. In altre parole penso che il Parco abbia a suo tempo dimostrato chiaramente le sue potenzialità in termini di sviluppo sostenibile. Con i fatti e con il dialogo. Forse deve svilupparsi ,ed è stato interrotto, il momento nel quale queste potenzialità vengono totalmente colte da territorio e concretizzate in un percorso comune , ma con chiare differenziazioni di ruoli e funzioni, di opere. Per fare un esempio. Il Parco Nazionale non è, e non può essere un’ agenzia turistica.Ma un valido mezzo per promuovere il turismo ecologico. Lasciando ad altri il compito di cogliere le opportunità della promozione in termini imprenditoriali , come peraltro avviene in vari casi, scevri da antiche visioni assistenziali. Per quanto riguarda gli ultimi lunghi anni di gestioni commissariali, volute dalle politiche e dalle burocrazie ministeriali del passato governo, ho avuto modo in varie occasioni di esprimere le mie opinioni, usufruendo anche della cortese ospitalità del settimanale che dirigi. Sul merito e sul metodo di queste gestioni , in funzione del suo sentire, ognuno ha le sue opinioni. Personalmente ritengo che siano stati un triste periodo per la vita del Parco , durante il quale ,di fatto ,l’ Ente ha visto bloccato il perfezionamento dei suoi strumenti giuridico- amministrativi di governo ( Statuto, Piano del Parco, Aree marine protette, Sede,..), incrinata la sua identità ed immagine istituzionale e sociale e, nonostante l’ encomiabile impegno dei suoi dipendenti, degradare le opere materiali già realizzate ( Sentieri, Case del Parco, …) . Il tutto, in gestioni commissariali che sono state ripetutamente bollate di illegittimità dalla Corte Costituzionale e reiterate con arroganti furbizie politico-burocratiche che hanno mortificato lo stato di diritto e le istanze della Comunità. Nell’ Arcipelago come nell’intero sistema delle aree protette nazionali, si è sviluppato un chiaro tentativo di trasformare Enti autonomi, in un vuoti uffici periferici del Ministero dell’ Ambiente. Arrivando a sostituire nel nostro caso, il Logo e la stessa denominazione legale dell’Ente , quale simbolica e ridicola manifestazione iconoclasta, di probabili piccoli complessi politici e culturali. Comunque tutto questo appartiene al passato.Guardando al futuro. Con il nuovo Governo Prodi, è stato nominato Commissario, il Capo di Gabinetto del Ministro.Un chiaro e positivo segnale per giungere in tempi brevi come dichiarato dallo stesso Ministro Pecoraro Scanio e dal Presidente della Regione Toscana Martini, alla nomina del Presidente e del Consiglio Direttivo, con il concorso del territorio. Auspicabile altresì che questo ritorno alla legalità sia accompagnato da una attenta verifica degli atti amministrativi già espletati. Ad evitare , quale ad esempio potrebbe essere il caso della ex-Scuola della Guardia di Finanza di Portoferraio, di continuare a percorrere una strada, che a prescindere dagli aspetti sociali e culturali in gioco, mostra palesemente disinvolture e illegittimità amministrative e giuridiche. Superati ormai da “ lungo tempo “ i dissensi sociali ed istituzionali e le lotte muro contro muro. Superate da “ poco tempo “ , le occupazioni di parte , è impellente che per i Parchi Nazionali si apra una nuova stagione in cui : Legalità ed Istituzione, facciano aggio su interessi partitici e burocratico-ministeriali, restituendo ai cittadini ed al territorio gli organi gestionali e le autonomie previste dal legislatore. Al riguardo è auspicabile, come peraltro previsto nel programma del nuovo Governo, che vengano attivati i percorsi governativi e parlamentari per giungere ad una idonea revisione della Legge Quadro sulle aree protette ( gestione Parchi terrestri e marini, nomina dei direttori, composizione del Consiglio Direttivo, controllo della fauna selvatica con particolare riferimento a quel flagello ecologico che ormai in molte realtà e non solo nell’Arcipelago, sono diventati cinghiali e mufloni , localizzazione della sede del Parco anche fuori dagli stretti confini dell’area protetta , Riserva marine, Riserve statali ed aree demaniali), alla luce delle esperienze maturate dopo quindici anni dalla promulgazione della Legge Quadro e a sette anni dalle sue ultime , e serie, modifiche ed integrazioni. Chiudo esprimendo fino da ora al nuovo Presidente , ai membri del Consiglio Direttivo , alla Comunità del Parco ed ai Revisori dei Conti fervidi auguri di buon lavoro. Giuseppe Tanelli 22 giugno 2006 Allegato : Cronistoria del PNAT CRONISTORIA DEL PNAT L’ idea di creare un Parco Nazionale che proteggesse le terre ed il mare dell’Arcipelago toscano nacque a Capraia attorno alla metà degli anni ottanta, più o meno all’indomani della cessazione nell’isola delle attività penitenziarie. Nel 1989 e nel 1990 si ebbero i primi Decreti Ministeriali istitutivi dell’area protetta che escludevano Elba e Giglio. Il 22 Luglio del 1996 venne promulgato il DPR istitutivo dell’ Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano in un clima di profonda disgregazione e contestazione istituzionale e sociale. Migliaia di cittadini scendevano in piazza a Portoferraio, Livorno, Firenze, Roma; blocco di traghetti ; roventi scontri assembleari. Comuni, associazioni di categoria, semplici cittadini presentarono undici ricorsi al TAR della Toscana e del Lazio contro l’istituzione del Parco. Nel Novembre del 1996, venne raggiunta l’intesa fra Ministro dell’Ambiente ed il Presidente della Regione Toscana sulla figura del Presidente dell’Ente Parco nella persona di Giuseppe Tanelli. Nel Dicembre 1996 il DPR istitutivo dell’Ente Parco è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Il 4 Marzo 1997 ,acquisite le ratifiche delle Commissioni ambiente dei due rami del Parlamento,il Ministro dell’Ambiente emana il DM di nomina del Presidente dell’Ente. Nello stesso mese di Marzo si ebbe, da parte della Comunità del Parco, presieduta da Antonio Galli- Presidente della Comunità Montana- l’ elezione dei cinque rappresentanti per il Consiglio Direttivo dell’ Ente ( CD) e l’indicazione di una rosa di dieci nominativi all’interno della quale sarebbero stati individuati due dei tre membri del CD di competenza ministeriale. ( In seguito, e fino alle amministrative del 1999 la Comunità è stata presieduta da Giovanni Fratini, Sindaco di Portoferraio e quindi , fino alle amministrative del 2004 da Giovanni Ageno, nuovo Sindaco di Portoferraio. Dal 23 Luglio c.a. la Comunità del Parco è presieduta da Piero D’Errico, già vicepresidente della Comunità e vicesindaco di Marciana .) Nel Giugno del 1997 viene nominato il Collegio dei revisori dei Conti. Nel Luglio 1997 il Ministro nomina i membri del Consiglio Direttivo. Questo risulta formato oltre che dal presidente da: M. Lupi, P. Pertici, E. Della Rosa, R. Barbetti, S. Cignoni, quali rappresentanti della Comunità del Parco; B. Procchieschi ( Eletto vicePresidente) e G.Pizziolo in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente; S. Landi in rappresentanza del Ministero delle politiche agricole; U. Mazzantini e M. Garfagnoli ( Nel corso dell’anno 2000 in seguito a dimissioni sostituito da P. Politi) in rappresentanza delle associazioni ambientaliste; G. Moggi e F. Dini in rappresentanza della comunità scientifica. . In base ai dettati legislativi in conseguenza delle amministrative del 1999 ai primi tre consiglieri subentrano: G. Guarente, A. Cambi e G. Martini Sempre nel Luglio 1997 il Ministero nomina Direttore dell’Ente il dott. Nino Martino, che prenderà servizio il 1 Novembre dello stesso anno e cesserà dall’incarico, in seguito a dimissioni per assumere la carica di direttore della Lipu, il 31 Maggio 2001.Da questa data le funzioni di direzione vengono espletate da Angelo Banfi , già collaboratore ed oggi funzionario del PNAT, nella veste di Coordinatore Tecnico-Amministrativo. Il 4 Settembre 1997 si ebbe , nella sala riunioni della APT la prima riunione del Consiglio Direttivo. Al tempo l’ operatività dell’Ente Parco era imperniata sulla collaborazione amministrativa di Umberto Gentini,l’attività segretariale di Susanna Berti, cinquanta milioni di lire messe a disposizione dalla Provincia di Livorno, due telefoni cellulari , un computer ed una stanza nella stazione del CFS di Marciana Marina- primo nucleo di quello che poi sarebbe stato il CTA del Parco Le linee di indirizzo e i conseguenti interventi operativi dell’Ente , da subito , furono i seguenti : a) Guadagnare il consenso e la partecipazione sociale ed istituzionale , dimostrando con il dialogo, l’informazione chiara e trasparente e con le opere concrete che il Parco rappresentava una opportunità strategica per creare un sistema di politiche ed economie imperniate sulla tutela del grande patrimonio naturale e culturale dell’Arcipelago e sul suo sviluppo sostenibile. b) Organizzare e strutturare l’Ente ed il proprio CTA-CFS, nel personale , ambienti e mezzi di lavoro.Nel corso del 2001 si sono conclusi i Concorsi per tutto il personale previsto nella pianta organica dell’Ente ( Venticinque unità, venti delle quali hanno preso servizio). L’ organico del CTA-CFS inizialmente previsto in diciassette unità è stato nel corso del 2000 innalzato a cinquanta unità articolato in un Ufficio di coordinamento e tre Comandi di stazione. c) Allestire gli strumenti di indirizzo e di gestione ordinaria : Regolamenti amministrativi e contabili vari, Regolamento Marchio di qualità, Regolamento Nulla Osta e Logo del Parco, Regolamento Commissioni consiliari, Regolamento Giunta. d) Definizione dello Statuto ed acquisizione degli strumenti di pianificazione dell’ Ente ( Piano del Parco, Piano Pluriennale Economico e Sociale, Regolamento ). Dal settembre 1997 all’ agosto 2002 il, Consiglio Direttivo si è riunito per 56 volte con scadenze pressoché mensili . Nessuna riunione è andata deserta e la presenza media dei consiglieri è stata attorno al 80%. Tutte le riunioni sono state tenute pubblicamente , provvedendo ad ampi resoconti sugli organi di informazione del Parco , sia a stampa ( Parcoinforma) che su Internet, e mediante conferenze stampa tenute alla fine di ogni seduta. Il Presidente della Comunità del Parco era invitato permanente alle sedute del Consiglio Direttivo. Nei suoi primi cinque anni di attività il parco ha gestito attorno a 20 milioni di euro con una capacità di spesa attorno all’ 80%, destinando il 75% delle entrate agli investimenti. Tutti i Bilanci Preventivi ( 1997 – 2002) , ed i Conti Consuntivi ( 1997 – 2001) con le relative Relazioni del Presidente e del Collegio dei Revisori sono state approvati , nei termini di Legge , dal Consiglio Direttivo e dalla Comunità del Parco e legittimati senza rilievi dal Ministero vigilante. Nel quinquennio le risorse economiche dell’ Ente sono state destinate ai seguenti settori : a) Sentieristica : circa 400 km.di sentieri escursionistici ripristinati e segnalati all’Elba, Capraia,Pianosa, Giglio, Giannutri; progettualità esecutive e parzialmente realizzate di sentieri per persone diversamente abili , ippovie, mountain-bike, alpinismo, sentieri blu marini, campi boe ; b) Case del Parco, centri e punti di informazione : Case del Parco di Marciana, Rio Elba, Capraia; centri di informazione a Portoferraio in collaborazione con l’ APT; punti di informazione a Livorno, Capraia, Giannutri ed Argentario; progetti esecutivi delle Case del Parco di S. Ilario e di Pianosa; pianificazione Casa del Parco al Giglio; c) Lotta agli incendi : mezzi ed attrezzature al CTA-CFS,Vigili del fuoco,Volontariato, forze dell’ordine; campagne stampa ; d) Riqualificazione ambientale , ripristino idrogeologico, approvvigionamento idrico, smaltimento rifiuti : Capo Calamita, Costa occidentale elbana, Aree minerarie, Gorgona, Capraia, Pianosa, Giannutri; sorgenti del Monte Capanne; condotte a mare per smaltimento reflui all’Elba, campagne di: Puliamo il Parco, Puliamo Pianosa, Facciamo più bello l’ Arcipelago; primi interventi su Mola etc.; e) Beni storici ed archeologici : Volterraio, Tonnara dell’Enfola, Musei archeologici di Marciana e Rio Elba, Torre di S.Giovanni, Bagni di Agrippa a Pianosa, Fonte dei Canali a Rio; f) Educazione , formazione, biodiversità , global warming, energie alternative, agricoltura biologica, attività ittiche compatibili, ecoturismo, aree marine, ricerca scientifica : A Scuola nel Parco delle Isole, Conoscere Pianosa, Life Natura, Guide del Parco, Parco Progetti PianosaLab, Carta Geologica Isola d’Elba, Orti Botanici , premi Tesi di Laurea , Concorso fotografico, Vela Insieme, Arcipelago da Vivere, Exodus – La Nave di Carta, Crociere educative mare-costa Arcipelago Toscano; Guide del Parco; iniziative varie promosse e realizzate in collaborazione con Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana, Enti locali, Legambiente, WWF, Italia Nostra, UISP, CTS, enti scientifici di ricerca nazionali ed esteri ; scuole, volontariato, associazioni di categoria, etc; g) Gestione fauna selvatica : pianificazione e regolamentazione abbattimenti, intrappolamenti, recinzioni, indennizzo danni, studi scientifici, convegni nazionali; h) Comunicazione e promozione: Parcoinforma; sito Internet; “ I Seminari del Parco “ ( Ungulati, Boschi), depliant illustrativi, calendari, inserzioni pubblicitarie, patrocinio e supporto finanziario a manifestazioni varie – ivi compresa “ Tuscan Elba Cup “ - , Marchio di Qualità, Mostre( Bit, Parco Espone,…), Convegni( La politica del Mare, Controllo traffico marittimo, Elica,…), Video Ufficiale, svariate centinaia di passaggi nella stampa e TV locale, nazionale ed estera. i) Sorveglianza : mezzi ed attrezzature per la sorveglianza a terra ed a mare al CTA – CFS e Guardia Costiera; Studio – Progetti per il controllo satellitare e radar del traffico marittimo in collaborazione con Arpat e Guardia Costiera; Copertura radio dell’Arcipelago. j) Strutturazione dell’Ente : locali, personale e attrezzature tradizionali ed informatiche degli uffici. k) Piani del Parco: redazione ( Agriconsulting) ed acquisizione degli strumenti di pianificazione. Le attività di carattere sociale , culturale ed amministrativo , si sono concretizzate nella stipula di protocolli , iniziative e progetti comuni con : volontariato, realtà istituzionali, produttive, sociali, ambientaliste, culturali e scolastiche, venatorie del territorio; Università nazionali ed estere ed Enti di Ricerca; organismi internazionali ( IUCN, Insula - UNESCO, UNESCO - Cultural Heritage); ARPAT, ARRR, Comuni, Comunità Montana, Provincie di Livorno e Grosseto, Regione Toscana, Ministeri dell’Ambiente , Giustizia, Tesoro. Di particolare rilievo i protocolli d’ intesa stipulati nell’anno 2000 per Pianosa , Capraia ed il Compendio minerario elbano. Alle competenze, alla abnegazione e al grande spirito volontaristico dei collaboratori che in attesa dei concorsi hanno lavorato per il Parco ed agli agenti e funzionari del CFS – CTA del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano va ,in primis, il merito di avere tradotto” un sogno in realtà”. Una realtà che allo scadere nel 2002 del mandato del Presidente e Consiglio Direttivo, vedeva il Parco ed il suo CTA –CFS strutturati nel personale, mezzi ed attrezzature , atti normativi interni. Lo Statuto approvato dall ‘ Ente e trasmesso al Ministero.Gli strumenti di pianificazione acquisiti nelle Bozze finali in un percorso partecipato con la Comunità ed il territorio. Superate le lotte muro contro muro e le paure di un Parco calato dall’alto , il Parco Nazionale era non solo accettato, ma condiviso, dalla stragrande maggioranza della popolazione – un sondaggio indipendente realizzata da un settimanale locale ( L’Isola) nel marzo del 2002 fissava all’80% il valore dell’accettazione e limitava al 21% coloro che si ritenevano insoddisfatti della gestione del Parco- , e dal tessuto istituzionale, sociale e produttivo del territorio , come testimoniato da numerose manifestazioni pubbliche e private, fra le quali di particolare significato quella espressa nella sala De Laugier di Portoferraio il 19 Aprile 2002 dalle donne e dagli uomini dell’ antincendio. I ricorsi amministrativi contro l’istituzione del Parco, in parte risultavano ritirati, fra questi quelli presentati da alcuni Comuni e dalla Associazione Albergatori, in parte avevano avuto sentenza negativa. Rimaneva pendente solo il ricorso al Consiglio di Stato presentato dal Comune di Capoliveri dopo la sentenza ricusatoria del TAR, che sarà ritirata solo dopo che il suo sindaco viene proposto dal Ministro Matteoli quale presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Il resto è cronaca delle gestioni commissariali. G.T.