«QUEL FILO CHE UNISCE» è stato il tema dell’incontro fra i parchi minerari dell’Isola d’Elba, della Val di Cornia e delle Colline Metallifere che si è tenuto lunedì scorso a Piombino. La riunione non è stata solo l’occasione per uno scambio di opinioni ed esperienze fra le molteplici realtà presenti nel comprensorio dei metalli e della metallurgia, ma è servita per porre le basi per un sistema integrato d’area. I convenuti hanno ribadito la loro volontà di contribuire alla costruzione della rete nazionale dei parchi minerari promossa da Federculture per la risoluzione di comuni problemi di ordine legislativo e normativo. Intanto si è fissato che “per fare rete” si può partire localmente con una struttura leggera tale da generare una sinergia fra tutte le offerte culturali del territorio. Gli aderenti al “cartello” si consulteranno e collaboreranno fra di loro nelle scelte programmatiche e progettuali promovendo, fra l’altro, un’efficace azione promozionale, nonché stabili rapporti unitari con il mondo della ricerca e dell’università. Tant’è che alla riunione, oltre ai dirigenti dei musei e dei parchi minerari, sono intervenuti anche i professori Riccardo Francovich, Giuseppe Tanelli, Ivano Tognarini, Paolo Benesperi, Marco Benvenuti e Angelo Nesti. I presenti hanno preso l’occasione per rivolgere un appello per la tutela delle strutture di archeologia industriale moderna, da qui l’invito affinché sia conservata la memoria storica e tecnologica rappresentata dall’altoforno dell’acciaieria di Piombino che presto sarà abbattuto.
marchio parchi minerari