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Cronache di ordinarie follie sulle banchine piombinesi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 22 aprile 2003

Il giorno mercoledi 16 aprile ore 18.25 mi reco alla biglietteria Toremar di Piombino per fare il biglietto e imbarcarmi con l’auto per Portoferraio con il traghetto Marmorica delle 18.40. Alla biglietteria (che come sapete è ben distante dal molo Toremar) ben tre sportelli erano aperti (incredibile ma vero). Ma il posto sul traghetto non c’è.Questo è quello che sento dire a chi stava davanti a me alla fila (almeno tre persone). Al mio turno mi confermano che il traghetto è pieno e che non bigliettavano neanche in lista di attesa visto che era molto lunga e che il prossimo utile sarebbe stato quello delle 19.30 (mezzo veloce). Strano!Penso,è mercoledì non vedo molte macchine in giro per il porto, ma mi viene in mente che forse qualcuno ha anticipato il “ponte” di Pasqua. Scendo ad avvertire la famiglia che saremmo partiti alle 19.30 e poi risalgo a confermare il biglietto per il mezzo veloce delle 19.30 che costa all’incirca 4 euro in più. Davanti a me c’è un motociclista che in tutta fretta chiede il biglietto per il traghetto delle 18.40 dicendo che al traghetto lo avevano avvertito che il posto c’era e che avrebbero potuto accertarsene direttamente invece di fargli fare la spola tra traghetto e biglietteria. Faccio il biglietto per quello delle 19.30, ma prima di scendere noto che davanti al traghetto delle 18.40 non c’era nessuna auto. A questo punto mi viene un dubbio e visto che avevo molto tempo, mi avvicino al traghetto con l’auto per vederci più chiaro. E con mio stupore l’addetto al carico del traghetto mi fa cenno di salire: non solo c’era posto per me, ma anche per almeno tre auto. Posti vuoti che naturalmente non vengono colmati ed il traghetto parte. Sono un residente di Portoferraio, prendo il traghetto di frequente e sinceramente episodi del genere mi lasciano l’amaro in bocca. Possibile che siamo ancora a questi livelli? Non c’è comunicazione tra biglietteria e imbarco? Si considera così poco un potenziale cliente (residente o no)? Si devono subire questi disagi solo perché tre addetti alla biglietteria non comunicano con l’imbarco? Mi sono informato con l’addetto al controllo dei biglietti sul traghetto : questo non è un episodio isolato, capita frequentemente. Ma chi ci guadagna? L’immagine dell’Elba? La concorrenza? La Toremar? O l’agenzia che fa i biglietti per Toremar? Comunque non farò considerazioni,lascio al lettore immaginare cosa significa per un isolano prendere un traghetto e per un turista sobbarcarsi anche questi inconvenienti per raggiungere un’isola che si pubblicizza anche sulla Tv.


toremar nave

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