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Dare alla Polizia Penitenziaria i meriti che le competono

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 02 luglio 2006

Sono un cittadino di Porto Azzurro e vi scrivo in merito all’articolo uscito sul vostro giornale in data 28/06/2006 in merito all’aggressione di un cittadino ai danni di un Maresciallo dei Carabinieri. Si fa risalto nell’articolo che l’intervento è stato operato dai Carabinieri e Finanzieri, ma in realtà i fatti non sono andati proprio così. Mi sembra giusto sottolineare tale evento in quanto è opportuno far conoscere l’altro Corpo che ha operato, in collaborazione con le altre forze dell’Ordine, quello della Polizia Penitenziaria. Quattro Agenti, di cui ne conoscono personalmente uno, sono intervenuti a tutela del Maresciallo quando la persona in evidente stato di crisi nervosa minacciava con un coltello il sottufficiale dell’arma, con balzo fulmineo gli Agenti della Polizia Penitenziaria bloccavano la persona a terra e coadiuvati dai Carabinieri e dai Finanzieri lo trasportavano sulla lettiga dell’ambulanza per il successivo ricovero in Ospedale. Ho voluto precisare quanto affermato in quanto, il Corpo della Polizia Penitenziaria è un Corpo che si sta affermando con uomini validi non solo nel conteso del lavoro all’interno di un Istituto Penitenziario, ma anche garantendo un ordine pubblico all’esterno in situazioni a volte pericolose. Concludo ringranziando tutte le forze dell’ordine ma in particolare il Corpo della Polizia Penitenziaria. Un cittadino di Porto Azzurro Una delle massime attribuite a Mao Dze Dong anche se in realtà dovrebbe avere più datate origini era: "Non importa che il gatto sia nero o grigio, basta che prenda i topi". Come dire: prendiamo atto della sua precisazione, della quale la ringraziamo, complimentandoci con gli agenti della Penitenziaria intervenuti, ma l'importante è che le diverse forze dell'ordine (tutte assieme) assicurino la vivibilità dei nostri paesi.


Porto Azzurro panorama 6

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