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Controcopertina L'area di tutela biologica di Capo Bianco-Scoglietto insidiata

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 01 luglio 2006

Maggior tutela e stringenti controlli per l'area di tutela biologica nel tratto di mare compreso tra Punta Capo Bianco, "Le Viste" e lo Scoglietto. E' quanto chiede con forza la locale Sezione del WWF. Non di rado, afferma l'Associazione, sorprediamo pescatori con canna o subacquei armati di fucile a pescare impunemente nella riserva nonostante il divieto di pesca tanto che le nostre Guardie Volontarie in più di una occasione si sono trovate costrette a constestare il reato ai trasgressori, cui non può essere riconosciuta l'attenuante dell'ignoranza. L'esistenza dell'area - istituita nel 1971 - è nota praticamente ad ogni elbano ed è ben segnalata sulle carte marine. Ma ciò che ci preoccupa maggiormente, denuncia il WWF è la situazione del fondale, che peggiora di giorno in giorno, devastato dalle catene e dalle ancore delle imbarcazioni che vi si ormeggiano. Le foto scattate dal nostro nucleo subacqueo GAV, sono più che eloquenti: i massi della cosiddetta "franata" sono completamente divelti e rovesciati, si notano ovunque diversi esemplari di pinna nobilis, specie notoriamente protetta e minacciata, tranciati o distaccati dal fondale. Per non parlare del disturbo arrecato alla fauna ittica: le tane dei pesci vengono infatti danneggiate dagli ancoraggi selvaggi tanto che abbiamo osservato come alcune specie si stiano spostando altrove, in zone del ciglio morfologicamente meno adatte, ma più tranquille dove cioè è più difficile per le imbarcazioni ancorarsi. I danni all'ecosistema marino sono evidenti, per non parlare dei problemi di sicurezza: raccogliamo spesso testimonianze, dicono al WWF, di persone in immersione sui fondali dell'area che rischiano di vedersi colpire dalle ancore di grosse imbarcazioni da diporto. Per questo il WWF chiede alle Istituzioni competenti urgenti misure di protezione: stretto controllo e sorveglianza sulla pesca illegale nell'area ed imposizione del divieto di ancoraggio a tutte le imbarcazioni, con l'obbligo di ormeggiare alle boe, alcune delle quali, riservate ai Diving. L'area - dice il WWF - potrebbe infatti venir circoscritta con la posa in opera di boe apposite che non danneggiano i fondali (esistono diversi sistemi commerciali adottati in molte riserve marine europee) in modo che alle imbarcazioni sia consentito l'ormeggio solo su queste boe. L'ecosistema verrebbe così preservato ed in più si garantirebbe la possibilità di ormeggio ordinato e non dannnoso. Ovviamente a questo vanno accompagnati rigidi controlli per impedire che i divieti siano aggirati. Troverebbe così effettiva tutela un'area di fondamentale importanza per il ripopolamento dei nostri fondali marini, riconosciuta quale "riserva biogenetica" anche negli strumenti urbanistici del Comune di Portoferraio, ma la cui effettiva tutela finora è rimasta quasi sempre solo sulla carta.


scoglietto sub fondale 1 Ancora

scoglietto sub fondale 1 Ancora

scoglietto sub fondale 2 catena

scoglietto sub fondale 2 catena

scoglietto sub fobale 3 pinna nobilis

scoglietto sub fobale 3 pinna nobilis

Scoglietto sub fondale 4

Scoglietto sub fondale 4