Controcopertina: Marotti risponde a Forza Italia:
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : lunedì, 21 aprile 2003
Con un comunicato stampa, il capogruppo di Forza Italia in Provincia, Maurizio Zingoni, parla di contrasto fra le funzioni che svolgo in Consiglio Provinciale come presidente della stessa assemblea e consigliere de “La Margherita”. In particolare, Zingoni individuerebbe nella mia attività di consigliere – rappresentante eletto, come lo sono gli altri trenta che compongono l’assemblea – un motivo di rallentamento della “funzionalità delle attività del Consiglio”. La genericità delle affermazioni del capogruppo di Forza Italia non permette di formulare una risposta. Del resto, se ritardi ci fossero, Zingoni sa bene che non sarebbero attribuibili a chi presiede il Consiglio. Comunque, sia il Testo Unico che lo Statuto della Provincia danno al capogruppo Zingoni tutti gli strumenti necessari per affrontare la questione in termini istituzionalmente corretti e non sulla stampa. Ma di tutto questo nulla risulta. Zingoni, inoltre, critica il fatto che io presenti interpellanze e in ciò vi scorge, come unica intenzione, quella di “uscire sui giornali”. Riguardo al primo punto, il capogruppo di Forza Italia può dissentire sul merito delle interpellanze, certamente non è sua intenzione mettere “bavagli”, censurare o limitare il diritto di iniziativa di un consigliere. Tra l’altro si tratta di atti di controllo politico dell’operato della Giunta e, in quanto tali, non in contrasto con il ruolo di presidenza e con le attività del consiglio stesso. Tanto che tale ruolo di controllo di tutto il Consiglio viene proprio esaltato dalle iniziative di ciascun consigliere, sia di maggioranza che di minoranza. Circa, poi, la ricerca di spazio sui giornali, quella di Zingoni appare affermazione non rispettosa del ruolo dell’informazione e, comunque, poco generosa nei confronti dei giornalisti, i quali sono in grado – autonomamente – di valutare se il contenuto merita o no la pubblicazione. (E tuttavia, proprio il mio criticato intervento permette anche a Zingoni di “uscire sui giornali”). In conclusione, non pretendo dal forzista Zingoni un giudizio positivo sul mio operato di componente del Consiglio (oltretutto, data la diversa collocazione politica, sarebbe motivo di riflessione e di qualche preoccupazione). Desidero invitarlo, però, ad interpretare con equilibrio la sua funzione di consigliere ponderando modi e toni dei suoi interventi. Ciò gli consentirebbe, da un lato, di salvaguardarsi da errate letture circa le sue reali preoccupazioni per la funzionalità del Consiglio e, dall’altro, di evitare di alimentare frettolose associazioni con strategie e regie che rimbalzerebbero dall’Elba, con evidente riferimento a future scadenze elettorali.
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