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A Sciambere della Padania sconfitta e della bilancia di Benno

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 28 giugno 2006

Me ne sto prendendo di soddisfazioni, oh se me ne sto prendendo. Sì, perché qua i miei conoscenti, colleghi (non certamente amici), padani, fra questi pure l’ex capogruppo della Lega al Comune di Varese (mica cazzi, eh?) sono talmente scellerati da venire dal sottoscritto, toscanaccio rosso, temprato da innumerevoli comitati di sezione al calor bianco, a cercar di negare l’evidenza della disfatta sistematica e finale di ogni politica, posizione, bandiera o ideologia che la destra berluscofascioleghista ha tentato di portare avanti in questi anni. Questo dopo avermi preso per il culo, per tutti gli ormai quattro anni della mia residenza nella roccaforte del razzismo-populismo-fascistoide più bieco e becero, per il mio provenire dalla rossa Toscana, al di là della “simpatica condiscendenza” che la parlata dantesca ancora suscita da queste parti. Suicidi, puri suicidi. Adesso ci fronteggiamo, io da una parte, loro dall’altra, in mezzo una virtuale bilancia di Brenno. Loro mettono su un piatto l’argomentazione che in ogni caso quasi il 40% degli Italiani vuole il federalismo. Io calo sull’altro piatto il fatto che di quel 38,7% (sono una persona precisa) al massimo l’8,7 ha votato seguendo i deliri federalisti di Bossi (il federalismo in Italia? Ma dove, ma quando, andiamo!), il resto del voto è stato di tipo politico: hanno votato TeleBerlusconi e stop. E comunque faccio gentilmente notare che si tratta comunque di un 61,3% contro il suddetto 38,7%: 22,6 punti di differenza (!!), per di più con un quorum del 50%, peraltro non necessario, abbondantemente superato. E il mio piatto va giù. Loro, citando Calderoni e La Russa, calano sul loro piatto il fatto che al Nord avrebbe comunque vinto il sì. Prego? Lorsignori vorrebbero prendere in esame il fatto che al Nord il no ha vinto con il 52,6% contro il 47,4% del sì? Senza voler infierire sul fatto che il sì è stato sonoramente batostato in due paesucoli da nulla come Venezia e Milano? Ma continuate a farvi prendere per il culo dalle fole che vi raccontano i vostri leader? E la bilancia vacilla. Allora, ormai alle corde, citano invece Bondi: ci sono stati brogli e irregolarità!! Con una differenza percentuale di 22,6 punti? Farò finta di non aver sentito, che sennò mi scappa da ridere; e occhio che da eventuali verifiche la vittoria del no non risulti ancora più schiacciante. Io su questo starei zittino, fossi in voi. E la bilancia ondeggia paurosamente. Al che io calo il mio spadone: è dal 2005, anno della disfatta della Cassa delle Libertà (vi prendo in prestito il calembour) alle regionali, che la coalizione Berlusco-Bossiana (Fini e Casini non sono degni neppure di essere citati) alterna devastanti batoste elettorali, gaffe istituzionali e internazionali, autogol politici e amministrativi, abusi di potere e illegalità conclamate, pubblici insulti espliciti a persone e categorie, errori strategici di portata omerica, in una sequenza tale che un governo normale, non composto da disperati cafoni primorepubblicaioli, degni esponenti di quel presunto spirito poltronistico e romaladronesco da loro stessi strombazzato e attribuito al Centrosinistra, si sarebbe già dimesso dieci volte. E la bilancia si arrende e si ribalta fragorosamente. Concludendo: il Berlusconismo è finito, la Lega è ridotta ad un fenomeno folkloristico locale, gli altri partiti della coalizione… quali altri partiti, e di quale coalizione? Avete semplicemente perso, prendetene atto una buona volta, e “Vae Victis”. No, assessore: non è il nome di un medicinale per l’acidità gastrica, anche se magari vi servirebbe Franco Gialdinelli Ottimo lavoro Franco, continua così. Sai che noi ti abbiamo considerato un ambasciatore culturale da accreditare presso i Camuni e le altre primitive popolazioni che prosperano nei luoghi ove or ti trovi. Sei una specie di padre comboniano missionario in Padania. Prosegui così a convertire alla buona fede ed al buon senso i tuoi ospiti. Poi che so, una volta finito il lavoro costì potresti fare un saltino in Austria a dare una sistemata anche ai bischeri danubiani.


Borghezio lega leghista

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