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Fonotizia: Le due Pasque dell’Isola

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 19 aprile 2003

Come si accennava nell’articolo di apertura di questo numero del nostro giornale non c’è una sola Pasqua all’Isola d’Elba ma due: Pasqua intima delle tradizioni e la Pasqua dell’apertura della stagione del turismo. Abbiamo tentato di rappresentare queste due Pasque con due immagini fotografiche quella del traghetto che scarica i grandi bus che condurranno i turisti in giro per l’Isola e quella dei fedeli che seguono nella notte di S.Piero la dolente processione. Due foto di cui anche se non si sente si possono intuire i suoni con i rombi dei potenti motori da una parte e con i canti armonici dall’altra, con il vocio della gente festosa o nervosa sulle banchine e con le parole rare ed appena soffiate nella notte sanpierese, con il rumore di fondo d'auto in transito e con quello dello scalpiccìo dei piedi tra una cantata e l’altra. Ed anche gli odori di queste due foto sono molto diversi il primo è un miscuglio pesante ma in fondo un poco inebriante, di salmastro, idrocarburi, cibi, corpi, l’altra foto odora appena di incenso di vestito buono lavato e stirato, di cote di granito e castagne e del fresco della collina. Entrambe le immagini sembrano in procinto di muoversi. Basterà il trillo del fischio di un vigile ed il pullman scenderà a terra, e dopo quello un altro ed un altro ancora. Un gesto misurato del celebrante e la gente si muoverà verso un’altra stazione. Entrambe le foto si muoveranno comunque nel tempo verso il Lunedì dell’Angelo e nello spazio verso Rio Elba e S.Caterina, dove finalmente nella festa le due Pasque si fonderanno nella Pasqua che è anche laica introduzione al Maggio, al rinascere ed all’esplodere della natura, in quella oscillazione continua tra devozione e paganesimo che ha prodotto la cultura delle genti di questa particolare terra bagnata da ogni lato. Abbiamo bisogno di non perdere mai di vista che la nostra realtà è il prodotto dei mondi rappresentati da queste due immagini.

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