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Una visione comprensoriale nella realizzazione e gestione dei porti turistici

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 24 giugno 2006

Dopo le ragionevoli e ponderate posizioni del Sindaco Peria su San Giovanni e dell’opposizione consiliare su Marciana Marina, una speranza, e al contempo una raccomandazione: adesso, verificato che mancano gli strumenti urbanistici per poter valutare la congruità di progetti sulla portualità, cogliamo l’occasione per inserire quest’ultima nell’ambito di ragionamenti di respiro comprensoriale. E’opportuno che da subito le amministrazioni nei cui territori si immagina uno sviluppo diportistico si mettano al tavolo per elaborare strategie unitarie di lungo respiro, sia dal punto di vista progettuale che gestionale. Perché ad esempio, da quest’ultimo punto di vista, non immaginare la nascita di un soggetto forte con decisiva presenza pubblica da una parte (il mare è di tutti, anche di chi non ha la barca!), e con una componente mista dall’altra (società partecipate, associazioni di categoria, circoli nautici, ecc..) che possa ergersi, in quanto gestore di tutte le importanti realtà sull’Isola (e non solo in una di esse, com’è oggi per i piccoli approdi esistenti) ad attore di assoluto rilievo nel panorama internazionale (con la possibilità quindi di creare un’offerta integrata e complessa di qualità, di affrontare politiche di marketing di elevato profilo, di creare economie di gestione sostanziali, di programmare investimenti importanti). Se, come dice con coraggio il Sindaco Peria, dobbiamo puntare in alto perché i nostri fari possono essere Portofino o la Francia, e se l’obiettivo è quello di realizzare “un qualcosa di unico a livello toscano e nazionale”, allora la raccomandazione è che quel qualcosa di unico da una parte non si limiti a Portoferraio (ho già spiegato come solo con un sistema di approdi attorno all’Isola si può creare una fruizione gestita e redditizia del diporto), e dall’altra non si fermi alla sola programmazione urbanistica, coinvolgendo, anzi, anche e soprattutto le future gestioni (delle quali il pubblico deve necessariamente mantenere il controllo, a garanzia di vantaggi che dal diporto devono pervenire a tutta, proprio tutta, la popolazione; e non solo e non tanto ai diportisti, dei quali peraltro faccio parte). Quindi avanti, piano! Ché, anche se il mare è grande, a navigare “avanti tutta”, se non si sa bene dove si va, ci si pigliano delle belle pruate…(ogni riferimento a fatti realmente accaduti, anche in questi giorni, è puramente intenzionale).


san giovanni spiaggia portoferraio barche

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