Partiamo da uno dei pochi fatti di cronaca che registriamo oggi: il concludersi del programma di gite in Toscana che il Comune ha offerto ai non più verdissimi cittadini. In sé l'iniziativa é stato un atto veramente civile e di apertura, anche se pare sia una delle indirette cause dell'allontanamento di Fabrizio Prianti (scarsamente ossequioso e non abbastanza magnificatore) dalla sua seggiola televisiva. Orbene, scorrendo il testo di quella notizia, abbiamo notato i ringraziamenti del Comune ad una agenzia di viaggi che ha collaborato al programma: un atto dovuto, certamente. Ma c'era un altro atto dovuto (anzi molto dovuto) che il Comune di Portoferraio in questi giorni sarebbe stato obbligato dall'intelligenza e dal buon gusto a compiere e rendere pubblico, e di cui però non abbiamo contezza. Perchè si dà il caso che la nostra isola ed il nostro comune siano stati bellamente sputtanati per minuti venti e passa su una trasmissione nazionale seria e seguitissima (altro che le promozionali zoommate sul Napoleone ceramico vagamente somigliante al Berchioni!), da una signora turisticamente offesa e turlupinata da una infernale vacanza, fra i cui gestori, anche se non spetta a noi dire se e con quale carico di responsabilità sui disguidi, stava proprio l'agenzia di viaggi di cui sopra, benemerita sul fronte gerontologico. L'atto dovuto, da parte di un Sindaco a cui abbiamo riconfermato la nostra stima umana e personale (e la nostra disistima politica), sarebbe stato il chiedere pubblicamente scusa a quella signora, a nome dei portoferraiesi e degli elbani (meglio se intervenendo in trasmissione) ed a stigmatizzare pubblicamente il comportamento di chi le aveva rovinato la vacanza. E ci meravigliamo che un Sindaco come Ageno, così attento alle forme ed alle cerimonie, non abbia sentito il dovere di compiere un atto che non sarebbe stato riparatore, ma di gentilezza sì. Una "dimenticanza" che si può spiegare solo con la "sindrome masochista della costa settentrionale" di cui soffre la giunta portoferraiese.Già perché il Nord devess'ere proprio un punto cardinale infausto per Ageno&C. Se il tutto vi pare oscuro spieghiamo il dettaglio. Sbarchiamo sulla costa nord e partiamo dalle Ghiaie, con i Giardini Yul Brinner e i montarozzi d'alghe annuali e vasche sangiovannine buttasoldi-crescigranocchi collegate. Decisamente una secchiata di gloria sulla Giunta. Si prosegua fino alla Cala dei Frati la prima dell'elenco del "mare d'Italia in gabbia", considerata quindi l'emblema nazionale delle vergognose privatizzazioni della costa: altro mastello di gloria. Si prosegua fino a trovare Seccione dove stava la signora così bene alloggiata; giù un'altra stagnata di gloria, e via si continui sulla bianca costa nord fino al Puntale dove, per contenere la gloria di cui si è ricoperta la Giunta non è bastata una baia, c'è voluta la fragrante autobotte dell'ESA. Ora, considerando che di costa comunale a nord dopo il Puntale ce n'è altra da percorrere e manca un anno alla fine della legislatura, possiamo affermare che Ageno disponga ancora di "Orizzonti di Gloria" Buona Pasqua