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A Sciambere intestino (della sinistra)

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 21 giugno 2006

Con l'accostamento (bestemmiante) dei nomi di Gramsci e Berlinguer a quello di Occhetto, caro direttore, hai ragione: ti sei proprio rovinato. Non a caso "l'astinenza scopante" di Bobo fu una risposta alla "opposizione governante" teorizzata proprio da Occhetto. Ma questo non è nulla. L'attacchino dei manifesti contro i partiti (e il bombardiere del PCI), l'autore della meravigliosa riforma maggioritaria, quello che "....allora non mi sono capito" nel famoso match con Berlusconi del 1994, il "carovaniere", insieme a Segni, della società civile indistinta in un eclettismo schizzofrenico sarebbe da rimpiangere? Chi sarebbe da rimpiangere? Quello che rispose a Natta (che in una famosa direzione affermò "che - con la proposta mediatica di cambiare il nome- si era gettato un seme velenoso" che avrebbe dato frutti avvelenati) "lo nego e lo negherò sempre"? Chi sarebbe da rimpiangere? L'inventore del "nuovismo" a prescindere? L'inventore dell'equazione dogmatica "nuovo=migliore"? Craxi non era forse nuovo? Bossi non era forse nuovo? Berlusconi non è stata una novità? Sarebbe da rimpiangere l'estensore della famosa "dichiarazione d'intenti" quale manifesto per un neoliberalismo? Lo scopritore dell'acqua calda liberale che chiamava rinnovamento l'assunzione delle "pari opportunità"? O tutti quei geniacci che lo appoggiarono in quella sciagurata furia demolitoria e che a distanza di tre o quattr'anni dichiararono che la "svolta era stata improvvisata, superficiale e senza spessore culturale"? Tutti quei geniacci che sono li, ancora, alle soglie del quarto (o quinto?) primo congresso, a spiegarci le virtù taumaturgiche del nuovo a prescindere o tutti quelli che pensano (come il povero gargiulo) di essere da trent'anni iscritto allo stesso partito? Gramsci e Berlinguer stanno a Occhetto come Cristo al puzzo dei piedi, caro direttore. E se t'è scappato il grilletto, anche a te, per sparare una cazzata di tal fatta, siamo proprio messi male. 'Un c'è rimedio. 'Un ci salva più neanche Valdoni. TIRO FISSO (4) Beh, caro lei, intanto credo che il "mi voglio rovinare" stabilisse una distanza tra il primi due personaggi citati ed il terzo (con le teorie del quale non sono sempre stato in assonanza ma che non giudico la fonte del male oscuro della sinistra né delle catastrofiche variazioni del clima sulla terra). Personalmente poi oltre le posizioni politiche da comunista e da proporzionalista non pentito, sento una corrente di umana simpatia per il "paperello querciaiolo", se non altro per il trattamento che gli fu riservato dopo la sconfitta elettorale da quel baffuto genio velico indiscusso che fu poi abilissimo nel farsi inchiappettare dal venerabile Cossiga che lo convinse a fare il Presidente del Consiglio non eletto dagli italiani e (peggio ancora) dal Berlusca che lo convinse a non fare una legge sul conflitto d'interessi e lo prese prigioniero come un tordo in bicamerale. Cosa vuole sarò anche un viscerale ma tra quelli che sbagliano e perdono e pagano il conto e quelli che sbagliano e perdono ma poi, da furbetti del partitino, rimangono in sella, per me non c'è scozzo. E penso anche che quando la sinistra italiana capirà quello che deve fare, cioè riaggregarsi quanto prima, sarà più facile dialogare con gli Occhetto e con i Giulietto Chiesa che con quella caricatura di Molotov di Staino che è Ferrando. La in ultimo, smetta di chiamare "Gargiulo" Mario Giannullo, e se può rispetti la moratoria che avevo proposto, fino al voto del 25 e 26 Giugno che prima di ogni altra cosa da fare c'è da VOTARE NO per battere la controriforma costituzionale legaiola. Nel nome dell'Ingrao, del Ciampi, dello Scalfaro e (mi voglio rovinare) del Tabacci e del Follini - Amen poi si continua a discutere e se occorre a leticare (bis)


occhetto roma pace

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