Edilizia popolare, nessun veto di Ageno sull'accordo provinciale
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : venerdì, 18 aprile 2003
"Non abbiamo fatto altro che chiedere il rispetto delle esigenze abitative della città di Portoferraio, che sono molto diverse da quelle degli altri comuni dell'isola". Con questa dichiarazione il Sindaco di Portoferraio, Giovanni Ageno, chiude l'accenno di polemica che si era creato nei giorni scorsi intorno alla Conferenza dei Servizi che ha portato alla costituzione del LODE, sigla che stabilisce i livelli ottimali di esercizio provinciali per la programmazione e la gestione dell'edilizia residenziale pubblica. In quella sede, il Comune di Portoferraio ha aderito senza esitazioni all'accordo, che ritiene assolutamente vantaggioso e importante per l'Isola d'Elba. "Le richieste e le puntualizzazioni fatte, che non sono certo un veto - precisa il Sindaco Ageno - tendono unicamente a garantire il rispetto della particolarità della situazione di Portoferraio nel campo dell'edilizia residenziale pubblica. Il nostro comune dispone di un patrimonio immobiliare di 472 case popolari, che è il terzo di tutta la provincia dopo quello delle città di Livorno e di Piombino, e che comunque è ben diverso da quello degli altri sette comuni isolani, che dispongono in totale di 190 alloggi. In conseguenza di questo, sono proporzionalmente più alte le richieste di manutenzione straordinaria che gli assegnatari degli alloggi rivolgono al nostro comune, che deve periodicamente programmare interventi su immobili in molti casi vecchi e fatiscenti. Non bisogna poi dimenticare - continua il Sindaco - che il nostro ufficio casa è quotidianamente affollato da persone che manifestano i propri problemi abitativi, che nella particolare situazione di Portoferraio sono sempre più difficili da risolvere". "Il nostro intervento in Conferenza dei Servizi - conclude Ageno - è dunque più che motivato dalle cifre esposte, a tutela degli obiettivi che la città di Portoferraio si deve porre all'interno del piano provinciale di gestione dell'edilizia residenziale pubblica. Ci attendiamo pertanto la dovuta attenzione sia nella ricognizione tecnica delle reali necessità di manutenzione e recupero del patrimonio di edilizia popolare esistente, sia per la possibilità di finanziare nuove edificazioni di case popolari, che sono state da noi previste con la pianificazione contenuta dal nuovo Regolamento Urbanistico".
albereto case popolari