La Nato torna a Pianosa con la "Leonardo", ma prima incontra i giornalisti
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : sabato, 17 giugno 2006
Quest’anno non ci saranno i “siluri” gialli in kayak a studiare le posidonie pianosine.. Già a chiamarli così i sette scienziati internazionali ospiti della nave italiana Leonardo manifestano irritazione e superiorità accademica. “Non sono affatto armi, sono tra gli strumenti più sofisticati della ricerca oceanografica, servono per monitorare i fondali”. Quest’anno il Nurc (Nato Undersea Research Centre) dopo la disavventura dell’Alliance finita trinciata sulle secche delle trasparenti acque di Pianosa, ha scelto anche la trasparenza comunicativa. Prima di iniziare una nuova campagna ha incontrato giornalisti, associazioni ambientaliste e Parco nazionale per spiegare quali sono gli obiettivi della ricerca. La Leonardo, prima nave italiana pubblica, progettata e costruita in Inghilterra e assegnata al Nurc, eseguirà misure ambientali nelle acque circostanti Pianosa. I dati raccolti, utilizzando un tetraedro, un "orecchio" sottomarino ancora in via di sperimentazione, serviranno per l’interpretazione delle relazioni tra rumore ambientale sottomarino e propagazione acustica. Le misure consentiranno inoltre di creare una mappa batimetrica ad alta risoluzione del fondo marino, utile per evidenziare cambiamenti naturali nei sedimenti e nella flora sottomarina. Tutti scopo scientifici che però potrebbero servire come base per utilizzazioni militari, o piuttosto per capire quanto possano essere dannosi certi strumenti impiegati dalla Nato. Gli scienziati a bordo della Leonardo stanno infatti cercando di capire quanto il rumore antropogenico possa interferire sulla comunicazione dei cetacei, se i numerosi spiaggiamenti o disorientamenti siano da imputarsi a queste cause. La missione (senza missili come ci assicura lo staff scientifico) a Pianosa durerà circa un mese, e le eventuali scoperte, o comunque la trasmissione dei dati ricavati, saranno pubblicati su riviste scientifiche.
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